Ispettorato Nazionale del Lavoro: nel 2024 più ispezioni e più irregolarità
Pubblicato il rapporto annuale INL: aumentano gli accessi ispettivi, le violazioni accertate e i provvedimenti di sospensione. Focus su lavoro nero, sicurezza e contributi non versati

Il 74% dei controlli si è concluso con l’accertamento di irregolarità. A evidenziarlo è il rapporto annuale 2024 dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e di legislazione sociale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) di recente pubblicato, secondo il quale lo scorso anno sono stati accertati 80.245 illeciti. Gli accessi ispettivi sono stati 158.069, con un incremento del 42% rispetto al 2023. Le ispezioni hanno riguardato prevalentemente i settori di edilizia, terziario, industria e agricoltura.
Aumentano le ispezioni sulla sicurezza
Le ispezioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono più che raddoppiate rispetto al 2023, passando da 20.755 a 46.985 (+126%). Le violazioni accertate in questo ambito sono state 83.330, contro le 36.680 dell’anno precedente.
Nel complesso, 15.002 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati adottati, in aumento del 34%. In oltre 5.600 casi, le sospensioni sono state motivate da gravi violazioni in materia di sicurezza.
Lavoro nero e caporalato
Nel 2024 sono stati individuati 23.401 lavoratori completamente in nero, con un incremento del 13%. Tra questi, 1.368 sono risultati privi di permesso di soggiorno. Il numero di presunti casi di caporalato (art. 603-bis c.p.) segnalati è pari a 1.226 lavoratori.
Dati previdenziali e assicurativi
L’attività ispettiva ha portato alla contestazione di contributi previdenziali non versati per oltre 202 milioni di euro e di premi assicurativi INAIL non versati per circa 20 milioni di euro. Il totale dei recuperi accertati, considerando tutte le voci, supera 1,2 miliardi di euro.