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Sgravi fiscali per violenza sulle donne

La legge di bilancio 2024 legge 213 del 30.12.2023 prevede un incremento dei Fondi a disposizione per varie misure di sostegno alle donne vittime di violenza di genere, tra cui un nuovo sgravio contributivo per le assunzioni oltre che l’incremento dei Fondi destinati a sostenere direttamente le donne reddito di libertà, fondi per le case protette, misure di prevenzione e formazione;

Monica Melani

Vengono destinati invece 12,5 milioni di euro per finanziare lo sgravio contributivo assicurato ai i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumeranno donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di libertà. La misura prevede in particolare l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nella misura del 100 per cento, nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui, riparametrato e applicato su base mensile.  

Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. 

La durata dell’agevolazione si diversifica come segue: 

  • se l’assunzione è effettuata con contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, l’esonero spetta per dodici mesi dalla data dell’assunzione. 
  • Se il contratto a termine è trasformato a tempo indeterminato l’esonero si prolunga fino al diciottesimo mese dalla data dell’assunzione  
  • Se l’assunzione è effettuata con contratto di lavoro a tempo indeterminato, l’esonero spetta per un periodo di ventiquattro mesi. 
  • Sulle modalità applicative e dettagli sulla verifica dei requisiti si attendono istruzioni dettagliate dall’INPS. Al momento, la circolare Inps non è ancora stata emanata. 

È la definizione di che si dà del c.d.  reddito di libertà, cioè il contributo economico che l’INPS dà alle donne vittime di violenza, sole o con figli: fino a 400 euro al mese per un massimo di 12 mesi. Questo contributo ha l’obiettivo di rendere autonome le donne.  

Parte dei fondi andranno a centri antiviolenza, oltre che a programmi di prevenzione e formazione. Il reddito di libertà strutturale viene aumentato in modo significativo, oltre agli incentivi per il lavoro delle donne vittime di violenza per restituire loro libertà e autonomia economica, al rafforzamento della rete antiviolenza con i centri antiviolenza e il recupero degli uomini maltrattanti, stanziamento di risorse per formare gli operatori.  

Perché le donne senza autonomia economica, si sa, non hanno scampo. Ed è questo il motivo per cui, nei secoli passati, alle donne veniva persino vietato di lavorare; per continuare a fare le schiave dell’uomo, costrette ad accettare qualsiasi violenza, verbale, fisica e psicologica. 

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