CCNL Turismo 2025-2027: tutte le novità su stipendi, welfare e diritti

II rinnovo del contratto nazionale del turismo 2025-2027 introduce aumenti salariali, misure di welfare, tutele su parità e genitorialità. Cosa cambia davvero?

CCNL Turismo 2025-2027

Dal primo gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo CCNL Turismo 2025-2027, il contratto collettivo nazionale siglato dalle associazioni Aica e Federturismo Confindustria e dai sindacati del settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

L’accordo è giunto dopo una trattativa particolarmente lunga e articolata, considerato che il precedente contratto era scaduto da sei anni. L’intesa copre il triennio 2025-2027 e introduce significative novità in termini di retribuzioni, welfare aziendale e aggiornamenti normativi per i lavoratori di un comparto strategico per l’economia italiana. 

Aumento della retribuzione

Tra gli aspetti più importanti del nuovo CCNL c’è l’incremento dei minimi tabellari. È infatti previsto un aumento medio di 200 euro lordi mensili a regime per il livello medio (IV livello), da erogarsi in diverse tranche nel corso del triennio (gennaio e giugno 2025, maggio 2026 e aprile 2027).

Per le strutture ricettive e per le imprese di viaggio è previsto anche il pagamento una tantum, rispettivamente, di 425 e di 320 euro, che saranno spalmati nel corso del 2025.

Potenziamento del welfare

Il rinnovo del CCNL Turismo pone anche enfasi sul sistema di welfare contrattuale, riconoscendo l’importanza di misure che vadano oltre la mera retribuzione economica.

È previsto un aumento di 3 euro a partire dal 2027 per il contributo al fondo Fon.Tur. per l’assistenza sanitaria integrativa, che offre ai lavoratori la possibilità di ottenere prestazioni sanitarie come rimborso di spese mediche o assistenza specialistica. 

L’intesa prevede inoltre una revisione dello Statuto dell’Ebit, l’Ente Bilaterale Nazionale dell’Industria Turistica. Sindacati e Federturismo, infatti, hanno concordato l’istituzione di una commissione paritetica per aggiornarlo al fine di migliorare il welfare contrattuale.

Crescita delle tutele

Il rinnovo contrattuale interviene anche su tutta una serie di tutele, a partire dall’attenzione verso la parità di genere. Le aziende con più di 50 dipendenti, per esempio, potranno istituire e beneficiare di una figura di Garante della Parità. Le lavoratrici vittime di violenza inserite in percorsi certificati, invece, potranno avere ulteriori tre mesi di congedo aggiuntivo e, se ne faranno richiesta, trasformare il proprio rapporto di lavoro in un part time. Nella direzione di contrastare la violenza di genere e i fenomeni mobbing vanno anche tutte le iniziative di formazione e informazione del personale.

Buone notizie anche per i genitori che lavorano: i vari congedi, compresi i riposi giornalieri, sono ora computati nell’anzianità di servizio. Non ci saranno quindi riduzioni su ferie, quattordicesima o permessi retribuiti.

Sul fronte esternalizzazioni, invece, si estende la procedura di confronto sindacale anche ai cambi di appalto successivi al primo. In questo modo si garantisce l’applicazione del trattamento economico previsto dal contratto di settore, sottoscritto dai sindacati più rappresentativi.

Infine, il rinnovo ha introdotto una norma per favorire il cosiddetto ‘insourcing’, ovvero l’internalizzazione di servizi come quello di pulizia, così da promuoverne una gestione diretta.L’intesa ha avviato anche una revisione dell’attuale sistema di classificazione del personale, con l’obiettivo di renderlo più aderente alle nuove professionalità e alle competenze emergenti nel settore turistico. In questo modo si potranno valorizzare le diverse figure professionali e garantire quindi un inquadramento più equo e trasparente.

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