Libri HR per l’estate 2025: novità da leggere in vacanza

HeadingUna selezione di titoli per chi si occupa di HR, management e cultura organizzativa, tra riflessioni profonde, approcci innovativi e voglia di cambiare prospettiva, da leggere durante l’estate 2025

libri HR da leggere nell'estate 2025

L’estate è il momento giusto per prendersi una pausa e dedicarsi a qualche buona lettura, anche lontano dalla scrivania. Per chi lavora nelle risorse umane o nella gestione del personale, può essere interessante immergersi in riflessioni e approfondimenti su temi legati al proprio lavoro, proprio quando c’è più tempo per “studiare” temi importanti come leadership e management, innovazione nei processi HR, comunicazione inclusiva e cultura aziendale e, ancora, benessere emotivo e competenze per il futuro del lavoro.

Tra consigli per giovani manager, strategie per trattenere i talenti, approfondimenti sull’intelligenza artificiale applicata all’HR e nuove idee per costruire comunità più umane e rispettose, ecco la nostra selezione di libri utili a ricaricare le energie e a tornare con una visione più aggiornata e consapevole. 

Leadership e management

Tra modelli organizzativi in trasformazione, nuove esigenze delle persone e tensioni tra innovazione e tradizione, la figura del leader è sempre più sfaccettata. Ecco perché Enrico Sassoon e Valerio De Molli in Una certa idea di leadership, edito StrategiQs Edizioni, offrono una panoramica sul significato di leader e leadership oggi, tra cambiamenti sociali, politici ed economici. Un approfondimento sul mondo contemporaneo e sul futuro prevedibile grazie al pensiero di autori del recente passato e del presente

Sempre di StrategiQs Edizioni è Il bel Lavoro, un testo in cui Enrico Sassoon raccoglie quaranta saggi la cui fonte è la Harvard Business Review, per aiutare i giovani manager. Tra consigli pratici, riflessioni su come affrontare ostacoli e strategie per crescere nel proprio ruolo, questo libro offre spunti concreti per costruire una carriera solida, senza perdere di vista il senso del “bel” lavoro.

Ottima lettura anche Partire dal perché di Simon Sinek: un classico moderno edito da Franco Angeli che torna in edizione aggiornata: il libro che ha reso celebre l’idea del “why” come motore del successo e della motivazione, sia individuale che collettiva. Un invito a (ri)scoprire il proprio scopo e usarlo per ispirare chi ci circonda.

Per Il Mulino, invece, Raoul Nacamulli, Cristiano Ghiringhelli e Luca Quarantino pubblicano Disordine organizzato. Sviluppare le organizzazione attraverso il Paradox Mindset un saggio che introduce e racconta il concetto di Paradox Mindset, utile per affrontare dilemmi organizzativi come efficienza con innovazione o controllo con autonomia. Un approccio pratico e teorico insieme, arricchito da esempi aziendali utili a comprendere e chiarire le strategie di gestione del cambiamento davanti alle sfide contemporanee che le organizzazioni sono chiamate ad affrontare.

Con In difesa dello smart working, edito Castelvecchi Editore, Giuseppe Conte propone una visione umanocentrica del lavoro, dove la tecnologia è alleata e la leadership si fa più empatica e partecipativa. Uno sguardo lucido sul futuro del lavoro, che può essere vissuto anche come appagante e non solo come faticoso e inevitabile. Il lavoro torna a essere uno spazio in cui potersi esprimere e crescere oltre i luoghi comuni.

Risorse umane, ambiente di lavoro e cultura aziendale

Parlando invece di risorse umane e cultura aziendale, è un’ottima lettura La rivoluzione silenziosa- Quando le persone ridisegnano le regole, il testo di Paolo Iacci edito Egea che offre una guida concreta per leggere segnali come scarsità di talenti, silenzio organizzativo e disaffezione al lavoro e provare ad agire tramite ascolto e cambiamento.

Anche Francesco Limone, con il suo Il lato umano dell’impresa Vivere la comunità dentro le organizzazioni, sempre edito Egea, punta a vedere l’impresa come una comunità viva al di là della macchina produttiva. Nel suo testo, il docente e Linkedin Top Voice invita a rivedere i paradigmi aziendali partendo dall’interno, dalla cultura e dai legami che le organizzazioni custodiscono per arrivare all’ascolto e alla centralità delle relazioni tra persone.

Sulla stessa linea è Rispetto radicale, il testo edito da Franco Angeli e scritto da Kim Scott che analizza gli elementi utili a costruire ambienti di lavoro in cui rispetto, ascolto e appartenenza non siano slogan, ma comportamenti quotidiani. L’autrice invita a ripensare le dinamiche interpersonali in azienda, mostrando come il rispetto, se autentico, possa diventare la base per team più coesi, sereni e performanti.

Interessantissimi, poi, due volumi che si concentrano sui processi HR attraverso modalità meno tradizionali: In Gamify HR – Rivoluzionare le organizzazioni con la gamification, (Egea) Danilo De Lumé ci mostra in una guida innovativa utile a ridisegnare i processi HR e affrontare le sfide del settore grazie all’uso della gamification.

Con Intelligenza artificiale nei processi HR (Franco Angeli), invece, Alessandra Lazazzara e Stefano Za raccolgono strumenti pratici e spunti di riflessione per integrare l’intelligenza artificiale nella gestione delle risorse umane. Un manuale utile a chi vuole adottare nuove tecnologie senza perdere di vista l’aspetto più importante: la persona.

Tra i temi sempre più centrali per chi lavora nelle risorse umane c’è anche la protezione dei dati personali. Il manuale Risorse Umane e protezione dei dati – Guida alla compliance privacy, pubblicato da Lefebvre Giuffrè, è uno strumento utile per orientarsi nella gestione dei dati di candidati e dipendenti nel rispetto del GDPR. Il testo offre indicazioni operative e aggiornamenti normativi pensati per chi gestisce persone e vuole integrare la cultura della privacy nei processi organizzativi quotidiani.

Competenze, sviluppo personale e futuro del lavoro

Nel mondo del lavoro, la parola d’ordine è cambiamento. Per stargli al passo, servono competenze aggiornate, consapevolezza di sé e una visione chiara di come ruoli, tecnologie e relazioni si trasformano. Matt Beane, nel suo saggio Il Dna delle competenze– Come salvare l’abilità umana nell’era delle macchine intelligenti, edito Egea, ci avverte di come l’intelligenza artificiale, pur portando efficienza, rischi di minare le nostre capacità più profonde di apprendimento e sviluppo personale. Il suo invito è a ripensare i modelli di formazione per far convivere tecnologia e abilità umane in modo equilibrato.

Per chi è in cammino verso la crescita professionale, Luca La Barbera con Lavorare per crescere nelle organizzazioni, edito Franco Angeli, propone il suo approccio per un successo che si costruisce passo dopo passo, con metodo e dedizione, a prescindere dallo stadio della carriera in cui ci si trova.

Edito Franco Angeli è anche Presenza, un testo in cui Cristiano Carriero, rilancia un concetto che va ben oltre la mera presenza fisica sul lavoro: essere presenti significa agire con intenzionalità, cercare un senso e una connessione autentica con ciò che si fa e con chi ci sta accanto. Un richiamo a riscoprire il lavoro come servizio e non solo come mezzo per un arricchimento personale.

E ancora Franco Angeli, Riccarda Zezza con Cura porta alla luce l’importanza di prendersi cura delle relazioni professionali. Non si tratta solo di gentilezza, ma di una competenza strategica: la cura può trasformare i team, la leadership e gli ambienti di lavoro in luoghi più umani, collaborativi e sostenibili, mentre la sua assenza porta spesso a tensioni e insoddisfazioni.

Competenze trasversali, comunicazione e temi socio-economici

Nel lavoro di oggi, comprendere le dinamiche economiche, coltivare intelligenze relazionali e saper scegliere le parole giuste sono competenze sempre più essenziali. Andrea Garnero e Roberto Mania affrontano nel loro libro La questione salariale, edito Egea, una domanda cruciale: perché in Italia si guadagna sempre meno? Attraverso un’analisi precisa delle cause della stagnazione salariale, propongono scenari e soluzioni utili per chi si occupa di persone e organizzazioni, soprattutto in un momento in cui equità e sostenibilità economica tornano al centro del dibattito.

Carlo Rinaldi, nel saggio Intelligenza sensibile, sempre edito Egea, ci ricorda quanto serva più sensibilità nei contesti lavorativi. Attraverso un mix di pensiero scientifico e riflessione umanistica, invita a riscoprire il valore dell’ascolto, della connessione emotiva e della presenza autentica, elementi spesso dimenticati in ambienti sempre più razionali e tecnologici.

Un altro tema chiave è la comunicazione inclusiva, affrontata da Elena Codeluppi in Parole che contano, edito Franco Angeli. Il libro esplora come il linguaggio possa riprodurre o contrastare stereotipi ed esclusioni, offrendo strumenti concreti per chi vuole contribuire a creare ambienti più equi e rappresentativi, partendo proprio dalle parole con cui raccontiamo storie e persone.

Infine, un altro testo edito Egea: Leonardo Caporarello, con Negoziare con successo, amplia la visione della negoziazione, non più solo come chiusura di contratti, ma come gestione di relazioni, compromessi e conflitti. Attraverso un approccio che integra soft skill, differenze culturali e strumenti digitali, offre una guida attuale e pratica per manager, HR e professionisti desiderosi di affinare questa competenza fondamentale.

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