Performanse

Se oggi scegli chi sa, rischi di perdere chi può imparare

Fare affidamento solo sulle competenze già acquisite non è più una strategia sostenibile. Le conoscenze tecniche invecchiano in tempi sempre più brevi: ciò che conta davvero, per le persone e per le aziende, è la capacità di apprendere con efficacia, velocità e metodo.

La capacità di apprendimento è la competenza che determinerà l’occupabilità e la crescita organizzativa nei prossimi anni.

Che cos’è la capacità di apprendimento (e perché non è la stessa cosa della curiosità)

La capacità di apprendimento non è solo “voler imparare” e non equivale nemmeno al livello di istruzione. È un insieme integrato di risorse interiori e abilità operative, che permettono a una persona di:

  • vedere e cogliere nuove informazioni
  • organizzarle e collegarle a ciò che già sa
  • metterle in pratica in contesti reali
  • perseverare nonostante difficoltà e ostacoli

Possiamo scomporre questa capacità in quattro fattori osservabili e misurabili:

  1. Desiderio di imparare: la spinta motivazionale che porta una persona a esplorare, porre domande e cercare nuove esperienze.
  2. Autonomia nell’apprendimento: la capacità di auto-organizzarsi, trovare risorse e procedere senza aspettare istruzioni formali.
  3. Coerenza (costanza): la perseveranza nel mantenere e completare i percorsi di apprendimento nel tempo.
  4. Capacità cognitive: attenzione, flessibilità mentale, ragionamento e funzioni esecutive che supportano il processamento delle informazioni.

Questi pilastri non sono astratti: si manifestano in comportamenti osservabili (domande poste, esperienze intraprese, tentativi ripetuti, capacità di collegare concetti), e proprio per questo possono essere valutati in modo rigoroso e strutturato. 

Perché misurare la capacità di apprendimento conviene alle HR

Misurare il potenziale di apprendimento cambia la prospettiva su selezione, mobilità interna e sviluppo. I vantaggi pratici sono numerosi:

  • Recruiting più predittivo: identifichi persone che, pur non avendo tutte le competenze richieste oggi, possono acquisirle rapidamente domani.
  • Mobilità interna più efficace: persone con alto potenziale possono essere assegnate a ruoli nuovi o in trasformazione con minor rischio.
  • Formazione con impatto reale: investire sulla formazione di chi ha motivazione e autonomia di apprendimento, produce ritorni concreti.
  • Riduzione dei bias: valutazioni strutturate del potenziale riducono la dipendenza da indicatori superficiali (età, percorso tradizionale, titolo di studio).

Learn: la novità PerformanSe per misurare il potenziale di apprendimento

Learn è il nuovo strumento psicometrico progettato per analizzare la predisposizione all’apprendimento. Learn non misura ciò che le persone già sanno: mette in luce ciò che possono ancora imparare, con rigore scientifico e applicabilità pratica.

Learn restituisce in un report i 4 fattori citati sopra: il desiderio di imparare, l’autonomia nell’apprendimento, la coerenza e le capacità cognitive. 

Un profilo dettagliato, corredato da indicatori comportamentali e suggerimenti operativi per HR, manager e orientatori. 

Dal potenziale ai risultati: come Learn trasforma la misurazione dell’apprendimento in azione

Misurare la capacità di apprendimento con Learn offre numerosi vantaggi per le HR, a partire dall’oggettività dei risultati: il modello si basa su parametri strutturati che riducono la soggettività e i bias di valutazione, restituendo un quadro affidabile del potenziale delle persone. 

A questo si aggiunge l’operatività immediata: i profili elaborati da Learn offrono indicazioni concrete per definire interventi di sviluppo mirati, come percorsi di coaching, micro-learning o esperienze on the job. Lo strumento si integra con i processi HR già esistenti, permettendo di disegnare selezione, piani di carriera e percorsi formativi in funzione del potenziale, e non solo delle competenze attuali. 

Questa visione consente anche di identificare con maggiore rapidità i talenti adattivi, le persone in grado di apprendere e prosperare in contesti in trasformazione.

La testimonianza di Elisabetta Donato, CIOFS-FP Piemonte ETS

“Learn è uno strumento interessante: può aiutarci a costruire percorsi di apprendimento efficaci, tenendo conto degli stili cognitivi delle persone e orientandole verso le attività lavorative più adatte”, racconta Elisabetta Donato, referente del Centro BilCo e del Servizio Bilancio di Competenze presso CIOFS-FP Piemonte ETS, l’ente di formazione professionale del Piemonte che offre percorsi formativi, orientamento e servizi al lavoro.

E prosegue: “In passato utilizzavamo test cognitivi simili anche nei percorsi di orientamento scolastico. Negli ultimi anni li abbiamo messi da parte perché troppo impegnativi. Questa nuova modalità digitale potrebbe risultare più adatta ai contesti attuali”.

Così come nell’orientamento, anche nei contesti HR e aziendali diventa importante saper indirizzare ogni persona verso il ruolo più coerente con il suo profilo, e verso percorsi formativi che possano valorizzarne meglio le capacità.

Vuoi approfondire? Partecipa al webinar dedicato, il 4 dicembre

Dopo l’iscrizione, riceverai il link per testare Learn in anteprima, e vedere i risultati in chiave operativa.

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