Intesa Sanpaolo, due aumenti in due mesi: «Le persone sono al centro»

Il primo gruppo bancario italiano riconosce ai dipendenti un aumento unilaterale in denaro di 500 euro e uno in fringe benefit dello stesso importo.

Intesa san paolo

Mentre infuria il dibattito sul salario minimo e caro vita, Intesa Sanpaolo, in due mesi, ha approvato due aumenti una tantum per i propri lavoratori per un valore complessivo di 87 milioni di euro. Il primo, in denaro, unilaterale di 500 euro, il secondo, in fringe benefit, sempre di 500 euro con accordo sindacale.

Carlo Messina, consigliere delegato e ceo, spiega a Il Sole 24 ore che «in una fase complessa con i rialzi inflattivi che proseguono a intaccare la capacità di spesa, rinnoviamo l’attenzione e la vicinanza alle nostre persone in modo concreto».

Il provvedimento, rivolto anche agli smart worker, si somma a quello preso in estate che consisteva nell’erogazione di 500 euro a favore delle persone del gruppo in Italia e all’estero.

I vari sindacati se da un lato esprimono soddisfazione per il riconoscimento, dall’altro ritengono che si tratti di un provvedimento scollegato dall’altra trattativa in corso che riguarda la nuova organizzazione del lavoro.

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