Leadership autodistruttiva, ecco la risposta alle sfide del futuro

La pandemia ha svelato quali leader erano davvero pronti ad affrontare la crisi. Korn Ferry elabora un modello per preparare alle sfide e offrire resilienza ed elasticità ai vertici delle aziende.

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I leader non sono pronti per il cambiamento: è questa l’idea che gli investitori si sono fatti della leadership in tempi di pandemia, secondo una ricerca effettuata da Korn Ferry, società di fama internazionale capofila nell’executive search, che identifica nella leadership autodistruttiva – self -disrupt or be-disrupted – la soluzione. Se le aziende vogliono puntare su digitalizzazione, trasformazione e innovazione, l’attuale management costituisce un ostacolo in questo processo. Ed ecco che il modo e la velocità con cui i capi “imparano” come cambiare è la chiave per il successo individuale e aziendale.

Il modello “Adapt” e l’autodistruzione

Per avere successo, dunque, sarà necessario applicare il modello che Korn Ferry ha riassunto con l’acronimo Adapt: anticipare, ovvero saper giudicare rapidamente e fornire una direzione chiara; dirigere, motivare le persone; accelerare, innovare e implementare le idee; creare partnership, ovvero favorire la collaborazione; trasmettere fiducia, ossia concentrarsi sugli individui nei quali credere. È ciò che hanno fatto i leader di aziende come PayPal, che ha lanciato un piano in sei giorni non appena si è manifestata la pandemia, anticipando i tempi; oppure Apple e Google che – da concorrenti – hanno lavorato insieme per il tracciamento dei contagi. Queste e altre aziende, dalla logistica alle catene alberghiere, si sono messe in campo per sostenere i soccorritori e i senzatetto.

Questa pandemia ha insegnato che non bisognerà aspettarne un’altra per trasformarsi, perché sarà la classe dirigente a creare o distruggere il business: le aziende migliori saranno allora quelle che sapranno comprendere di quali leader hanno più bisogno, ragionando sul medio e lungo termine. Ma soprattutto, sopravvivranno le imprese i cui leader sapranno svincolarsi da abitudini del passato, spesso difficili da abbandonare. In una parola: autodistruggersi, sempre.

Come funziona il modello

I leader cosiddetti “autodistruttivi” sono quelli che si sentono a proprio agio anche quando non sanno davvero cosa fare e che – pur non avendo risposte certe – agiscono comunque. Self distruption significa questo: mettere in discussione lo status quo, slegarsi da regole e convenzioni. La ricerca sottolinea che le realtà che applicano il modello Adapt sono più innovative e si collocano ai livelli più alti della classifica delle aziende con migliore efficacia organizzativa, stilata dal Drucker Institute Management in collaborazione con Wall Street Journal. Allarmante, invece, scoprire che – secondo il database di Korn Ferry – le aziende i cui leader sono autodistruttivi sono solo il 15%, mentre l’85% ha necessità di sviluppare questa competenza per il futuro.

Ma come fare per preparare leader di questo tipo? Secondo la società di consulenza, occorre adeguare la propria concezione di leadership al nuovo scenario e valutare tutti talenti in questa nuova prospettiva (modificando se serve anche i meccanismi premianti). Fondamentale, poi, creare piani di sviluppo per i propri leader e – se occorre – cercarli all’esterno, anche sotto forma di collaborazioni non convenzionali.

In sostanza, la pandemia ha messo alla prova la preparazione della leadership. Il test è stato faticoso ma, mettendo in pratica le indicazioni del modello Adapt, chi sta cambiando mentalità sarà pronto quando colpirà una nuova crisi.

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