Dalla quinta edizione di Officina Risorse Umane 2025, le priorità per orientare il lavoro che cambia
La quinta edizione ha confermato il ruolo dell’evento come osservatorio privilegiato sulle evoluzioni organizzative e sociali nel mondo del lavoro a livello nazionale.

Si è tenuta a Bologna, il 7 e 8 novembre 2025 la quinta edizione di Officina Risorse Umane, appuntamento di riferimento per imprese, istituzioni e direttori HR. Patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da AIDP – Associazione italiana direttori del personale, l’evento è organizzato da HR Link, con la direzione scientifica di Francesco Rotondi, LabLaw.
ORU 2025 ha riunito rappresentanti istituzionali, docenti, consulenti e leader d’impresa per approfondire alcune delle sfide più urgenti del mercato del lavoro: il dialogo tra generazioni in azienda, l’impatto dei trend demografici sulle politiche occupazionali e la trasformazione delle organizzazioni in un contesto globale in evoluzione.
Sul palco, Vincenzo Caridi, Capo Dipartimento per le politiche del lavoro e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e Francesco Delzio, Founder e Ceo di Digital Horizon, hanno discusso le dinamiche tra le diverse generazioni nel mondo del lavoro. Romano Benini, docente universitario ed esperto presso la Presidenza del Consiglio e il Ministero del Lavoro, insieme a Francesco Rotondi, Name Partner e Founder LabLaw e Direttore Scientifico di ORU, ha approfondito l’evoluzione sociologica e demografica del mercato del lavoro. Il dialogo internazionale tra lo stesso Rotondi e Louis Grassi, Ceo di Grassi Advisory Group Inc., ha portato a un confronto tra modelli europei e statunitensi nella trasformazione delle organizzazioni.
Nel corso dell’edizione 2025 è stato inoltre illustrato il progetto di ricerca “Giustizia ed equità organizzativa: uno sguardo di sistema”, promosso da Axerta Spa in collaborazione con ASAG – Alta Scuola in Psicologia Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sotto la responsabilità scientifica della professoressa Caterina Gozzoli. L’iniziativa approfondisce il tema della giustizia e dell’equità nelle organizzazioni, analizzando le dinamiche che influenzano le relazioni interne e i contesti aziendali. I primi risultati della ricerca sono stati condivisi durante ORU 2025, insieme alle linee di sviluppo della seconda fase, che vedrà il coinvolgimento delle aziende partecipanti.
Otto tavoli di lavoro per elaborare proposte concrete
Cifra distintiva di ORU, la due giorni ha permesso un confronto diretto tra direttori delle risorse umane, referenti istituzionali ed esperti sui temi HR, in otto tavoli di lavoro che da diversi punti di vista hanno approfondito quattro assi tematici principali – lavoro, sfide, competenze e persone – che rappresentano le dimensioni fondamentali attraverso cui ORU interpreta le trasformazioni del lavoro e delle organizzazioni.
- Lavoro, per indagare il cambiamento delle regole e dei modelli organizzativi, ponendo attenzione alla trasparenza, all’innovazione normativa e all’equilibrio tra diritti e flessibilità.
- Sfide, per analizzare il ruolo strategico della funzione HR nella definizione della governance aziendale, nella gestione della complessità e nella costruzione di una cultura organizzativa capace di adattarsi ai contesti in evoluzione.
- Competenze, per esplorare la dimensione dinamica del sapere professionale, con un focus sull’aggiornamento continuo, sulla valorizzazione delle esperienze e sull’integrazione intergenerazionale.
- Persone, per mettere al centro la qualità delle relazioni e il benessere, intesi come elementi strutturali dell’impresa e leve per la competitività del sistema produttivo.
Al termine dei lavori, ciascun tavolo ha elaborato una serie di proposte operative, presentate in una sessione di confronto guidata dalla direzione scientifica. Le proposte confluiranno in una piattaforma condivisa, che sarà sottoposta ai rappresentanti del Ministero del Lavoro e agli altri interlocutori istituzionali coinvolti.
Le dichiarazioni
“Nel DNA di ORU c’è fin dall’inizio la sua specificità: essere un’officina, un luogo di confronto dove i professionisti delle Risorse Umane condividono esperienze e sviluppano riflessioni utili a interpretare le trasformazioni del mondo del lavoro”, ha spiegato Francesco Rotondi, Direttore Scientifico di ORU, Name Partner di LabLaw e Consigliere esperto del CNEL. “Dopo questa quinta edizione, possiamo confermare che ORU si è consolidato nel tempo come un osservatorio privilegiato: un momento di sintesi unico, in cui idee, dialogo con le istituzioni e contributi di pensatori capaci di offrire chiavi di lettura più ampie si intrecciano in modo difficilmente replicabile”.
“Per i partecipanti HR ORU è un’esperienza di dialogo e di co-progettazione” ha ribadito Federico Solari, Ceo di HR Link. “Anche questa quinta edizione è stata un’occasione imperdibile per confrontarsi direttamente con esperti HR, dirigenti aziendali e rappresentanti istituzionali sui temi chiave del capitale umano. Attraverso il lavoro ai tavoli tematici, ciascuno ha contribuito attivamente a individuare le priorità più urgenti, delineare linee guida condivise e proporre azioni concrete per affrontare i cambiamenti in atto. È un percorso che mette al centro le persone e il loro punto di vista, con l’obiettivo di costruire insieme strategie capaci di rendere le imprese più competitive e attrattive nel mercato del lavoro”.
Cinque anni di ORU
In questi cinque anni, Officina Risorse Umane ha costruito un percorso coerente che ha portato l’evento a diventare un punto di riferimento nel panorama HR italiano. Dalla prima edizione di Venezia del 2021, segnata dal confronto sul lavoro nel post-pandemia, a Firenze nel 2022, dove si è consolidato il dialogo tra imprese e istituzioni; da Napoli nel 2023, dedicata ai modelli organizzativi e alla gestione delle competenze, fino a Roma nel 2024, in cui si è compiuta la sintesi tra innovazione e centralità della persona.
Con l’edizione 2025 di Bologna, ORU ha compiuto un nuovo passo in avanti, confermandosi come spazio in cui analisi, visione e proposte concrete si intrecciano e restituiscono al dibattito nazionale sul lavoro la voce delle imprese e delle persone che lo vivono ogni giorno.



