A Parigi nasce il Jobs Act alla francese

Non solo Italia. Anche il Governofrancese ha deciso di creare una sorta di Jobs Act alla francese, scommettendo sulle piccole imprese (quelle con meno di 250 dipendenti, che in Francia rappresentano il 99,8% del totale) per cercare di invertire la curva della disoccupazione, in preoccupante crescita costante.

Il premier Manuel Valls ha infatti presentato nei giorni scorsi un pacchetto di misure (chiamato “Small business act”, e in parte ispirato al “Jobs act” italiano), il cui costo è di circa 200 milioni e che dovrebbe portare a 200mila assunzioni, tra i contatti a tempo determinato e indeterminato.

La Francia decide così di semplificare la vita delle aziende, in quattro punti principali. Ilprimo riguarda le microimprese senza dipendenti: in cambio di un’assunzione nel corso del prossimo anno riceveranno 4mila euro a fondo perduto. Questo incentivo da solo dovrebbe portare dai 60mila agli 80mila posti di lavoro.

La seconda misura prevede la possibilità di rinnovare per due volte i contratti a tempo determinato; la terza riguarda i cosiddetti “effetti di soglia”, i maggiori oneri che le imprese devono sopportare quando superano i nove dipendenti, costi che saranno abbattuti o rimandati.

Viene poi fissato un “range” per le indennità che un datore di lavoro potrebbe essere condannato a versare a un dipendente licenziato in caso di contestazione. Sono infatti moltissime le contestazioni per licenziamento che l’anno scorso hanno portato a spese molto alte per gli imprenditori. Tutte queste misure porteranno, secondo il Governo francese, a invertire la tendenza alla disoccupazione che ha investito la Francia.

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