Gestione delle risorse umane, il futuro è l’Hr Tech

Il professor Luca Solari analizza i cambiamenti nel settore delle risorse umane prodotti dallo sviluppo di algoritmi, intelligenza artificiale e blockchain. “Molte attività saranno robotizzate, il settore Hr si riprogetterà sulla base di nuovi dati e nuovi criteri”

gestione delle risorse umane e tecnologia

Luca Solari, docente di Organizzazione aziendale all’Università degli Studi di Milano, dove dirige il Master of Science in Management of Human Resources and Labour Studies, è uno dei maggiori esperti di Hr Tech. In questa intervista tratteggia i cambiamenti, a breve e medio termine, del settore Hr dovuti allo sviluppo tecnologico.

Professor Solari, cosa intendiamo per Hr-Tech?

Diverse cose, tra loro anche molto differenti, ma relative all’applicazione di tecnologia ai processi Hr. Alcune di queste sono già consolidate da tempo, altre si stanno evolvendo, soprattutto in relazione all’acquisizione e all’utilizzo dei dati. Pensi solo al mobile, che consente l’acquisizione di nuove tipologie di dati, con survey istantanee o  prolungate nel tempo. L’Hr tech è arricchire le conoscenze con nuovi dati e robotizzazione dei processi.

In questo scenario si inserisce la blockchain…

Consideriamo l’effetto della blockchain in ambito Hr. Il contributo che può dare al miglioramento dei processi va in due direzioni: 1) contribuire a dare qualità al dato acquisito 2) coinvolgere un numero elevato di partecipanti nell’attribuzione di valore a un determinato dato. Facciamo un esempio relativo all’ottenimento di una certificazione obbligatoria: la blockchain è la soluzione, perchè è in grado di dare valore al dato, sostituendo l’ente certificatore. La tecnologia funziona anche per la validazione delle competenze, ed è in grado di superare anche controversie che dovessero emergere sulla validazione dei dati.

Come immagina il futuro dell’Hr manager?

Nell’immediato vedo un Hr manager molto più concentrato sull’attività di scouting e conoscenza delle tecnologie che si stanno sviluppando in questo ambito e meno concentrato sui processi tradizionali. A tendere immagino che ampia parte dei processi tecnico-amministrativi in ambito Hr saranno svolte da soluzioni tecnologiche, sviluppate da provider e acquistabili sul mercato; questo consentirà a chi si occupa di risorse umane di dedicare più tempo alle funzioni strategiche: sviluppo, innovazione, formazione e miglioramento delle competenze, relazioni industriali…

 

Fronte opposto, cosa cambia per chi cerca lavoro?

Per il momento cambia poco: ai giovani suggerisco di continuare a mandare il cv. In un futuro non tanto lontano si consolideranno altre forme: video cv, interviste, minisiti ecc. Bisognerà essere maggiormente accorti alla presenza in rete. Ci sono già algoritmi in grado di elaborare profili, sulla base di informazioni presenti in rete.

Farà tutto l’algoritmo?

Non scherziamo! Le ricerche serie, oltre i facili sensazionalismi, dicono che l’intelligenza artificiale è funzionale a velocizzare i processi, ma non è in grado di sostituire il pensiero superiore, di cui c’è sempre maggiore bisogno.

Lei ha sempre insistito sulla necessità di far aumentare la produttività. L’Hr tech va in questa direzione?

Sicuramente, i processi saranno gestiti con maggiore rapidità e efficienza. E cambieranno anche: pensi solo all’impatto di skype per i colloqui di lavoro a distanza. Ma il vero miglioramento sarà un effetto indiretto delle tecnologie, che porteranno a una riprogettazione dei processi su basi nuove, con l’adozione di nuovi criteri e l’abbandono di vecchie modalità.

Ultima domanda, ci dobbiamo abituare al termine smart contract?

Il tema deve interessarci. Siamo sempre in ambito blockchain: gli smart contract sono elementi fondativi di applicativi blockchain come Ethereum.  Sono strumenti che consentono di osservare e giudicare la validità di determinati processi, ad esempio scambi. In ambito Hr lo strumento consente di ricostruire processi complessi, acquisire dati, capire  e valutare chi ha fatto cosa, come e quando. E in base a questi parametri valutare anche i corrispettivi economici di una prestazione o uno scambio.

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