L’IA generativa a supporto del coaching: 4 idee pratiche
Il 2024 è stato un anno di “crisi” per l’engagement, soprattutto tra chi ricopre ruoli manageriali. Secondo l’ultimo report di Gallup, il livello di coinvolgimento è sceso dal 30 al 27%, registrando la flessione più significativa rispetto a tutte le altre categorie di lavoratori. Particolarmente marcato è il calo tra le persone in ruoli manageriali sotto i 35 anni (-5 punti percentuali) e tra le manager donna (-7 punti).
A cura di Skilla


Chi ricopre ruoli di leadership e management ha oggi bisogno di nuove forme di supporto. Il coaching si conferma una delle risposte più efficaci, ma non sempre è facilmente accessibile: i professionisti e le professioniste del coaching sono pochi e i percorsi individuali richiedono risorse significative.
In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale generativa apre nuove possibilità. Modelli linguistici come ChatGPT, Claude o Gemini possono essere utilizzati per simulare conversazioni di coaching, offrendo un supporto diffuso e accessibile nello sviluppo personale e nella gestione delle sfide quotidiane.
È importante chiarire che l’IA non sostituisce il valore del coaching umano: diversi studi dimostrano che i sistemi di IA rappresentano un supporto utile, ma complementare.
Partendo da questo scenario, proponiamo alcune modalità pratiche con cui l’IA generativa può diventare un alleato nel navigare la complessità quotidiana, stimolare la crescita continua e trovare soluzioni non semplicistiche.
IA generativa e coaching: 4 idee pratiche
Di seguito, quattro idee pratiche per iniziare a utilizzare i modelli linguistici con funzione di coach.
1. Confutare idee
Uno dei modi più efficaci per utilizzare un modello linguistico come coach virtuale è sfruttarlo come “confutatore di idee”. L’utente può esporre all’IA un’idea, una parte di progetto o una proposta strategica e chiedergli di metterla in discussione. In questo modo, il modello aiuta a individuare eventuali punti deboli e rischi sottovalutati. È importante sottolineare che l’obiettivo della confutazione non è demolire un’idea, ma rafforzarla: passare attraverso l’esame critico consente di consolidare le argomentazioni, correggere eventuali fragilità e presentare la proposta con maggiore sicurezza.
Un possibile prompt iniziale: “Ti espongo un’idea: (descrizione). Ti chiedo di confutarla, individuando possibili debolezze, rischi o ipotesi discutibili. Concentrati su criticità reali e concrete.”
2. Allenare il pensiero sistemico
In contesti di lavoro sempre più complessi e interconnessi, sviluppare pensiero sistemico è una competenza strategica.
Cogliere relazioni, dipendenze e impatti trasversali tra elementi apparentemente distinti aiuta a prendere decisioni più consapevoli e a governare meglio la complessità. Un LLM può sostenere questo processo, aiutando a espandere la visione d’insieme, a simulare le conseguenze indirette di decisioni o cambiamenti e a favorire una riflessione più articolata sui nessi causa-effetto all’interno di un’organizzazione o di un progetto.
Un possibile prompt: “Ti descrivo un progetto: (descrizione sintetica del progetto). Ti chiedo di aiutarmi a identificare possibili connessioni, dipendenze o effetti indiretti che potrebbero emergere. Concentrati su relazioni non ovvie che potrebbero influenzarne il successo”.
3. Creare e sperimentare alter ego
Di fronte a situazioni nuove o sfidanti, alcune tecniche di coaching propongono di immaginare e sperimentare mentalmente diverse versioni di sé: più assertive, più empatiche, più visionarie o più pragmatiche, a seconda del contesto.
L’IA può aiutare a costruire queste identità temporanee, suggerendo comportamenti e strategie da sperimentare. Allenarsi a muoversi tra diversi alter ego consente di ampliare la propria gamma comportamentale, esplorare strategie diverse e scegliere con maggiore consapevolezza l’approccio più adatto.
Possibile prompt: “Sto affrontando una riunione difficile. Aiutami a prepararla come se fossi un/una leader visionario/a: suggeriscimi tono di comunicazione e atteggiamento da adottare. Poi aiutami a immaginare come affrontarla se fossi un/una leader pragmatico/a.”
4. Narrazioni e metafore ispirazionali
Nel coaching si usano spesso metafore e racconti simbolici per facilitare intuizioni e cambiamenti di prospettiva. Anche in questo ambito, un LLM può offrire un valido supporto, elaborando narrazioni e immagini personalizzate. Interpretare situazioni complesse attraverso metafore non solo stimola la riflessione personale, ma contribuisce anche a nutrire un immaginario più ricco e articolato: un immaginario fondamentale per ispirare visione, sia in sé stessi sia nei propri collaboratori e collaboratrici. Un possibile prompt iniziale: “Devo occuparmi della riorganizzazione di un team con queste caratteristiche (…). Suggeriscimi una metafora che possa aiutarmi a vedere questa fase come un’opportunità.”
Le idee esplorate mostrano come il confine tra supporto umano e artificiale si stia facendo sempre più sottile, aprendo nuove possibilità di crescita e innovazione.