Inspiring working: la nuova organizzazione del lavoro secondo Bosch

Uffici che stimolano l’iniziativa, la trasparenza e la collaborazione. Bosch sta ripensando secondo questa ottica gli ambienti di lavoro di tutte le sue sedi, a partire da quella italiana di Udine

Inspiring working

Ripensare gli ambienti lavorativi ispirandosi ai principi della trasparenza, della collaborazione e dell’assenza di gerarchie. È quanto sta facendo Bosch, gruppo tedesco specializzato nella fornitura globale di tecnologie e servizi (390 mila collaboratori nel mondo e ricavi per più di 73 miliardi di euro) nelle sue sedi sparse per il globo, tra cui l’Italia. La filosofia che sta alla base della nuova cultura aziendale di Bosch si chiama Inspiring working conditions e si fonda sul presupposto che cambiando lo spazio si possa cambiare anche la mentalità di chi ci lavora, stimolando iniziativa, imprenditorialità, fiducia, flessibilità, trasparenza, collaborazione e comunicazione.

Non poteva che essere all’avanguardia e ideato seguendo i principi dell’Inspiring working conditions anche il nuovo sito produttivo, inaugurato a Pavia di Udine (UD), di Freud, società del gruppo che opera nello sviluppo, produzione e vendita di utensili come lame circolari, teste portacoltelli, punte e componenti in metallo duro per la lavorazione di diversi materiali. Il nuovo sito, realizzato in un anno e mezzo, di cui sei mesi dedicati alla progettazione, sorge su 30 mila metri quadri, di cui 4 mila destinati alla fabbrica e al magazzino e circa 2 mila dedicati agli uffici delle aree amministrazione, commerciale e ricerca e sviluppo. I nuovi spazi riflettono i dettami della flessibilità e dell’autonomia: i pc sono portatili e con connessione remota, le postazioni sono mobili, le macchine interconnesse, i monitoraggi si fanno in un flusso continuo dal tablet. Per lavorare con calma ci sono le “silent room”, per condividere o strutturare progetti ci sono gli “agile team”. Inoltre, le sale del nuovo stabilimento hanno colori accattivanti alle pareti, le superfici sono per lo più vetrate e nessuno ha l’ufficio proprio e singolo, a partire dal numero uno della gerarchia: ognuno può sedersi dove trova libero, indipendentemente dal reparto di appartenenza.

Infine il lavoro è organizzato per obiettivi, progetti e gruppi di persone.

“Lo spazio fisico è facile da cambiare ma la vera sfida è cambiare la mentalità verso il concetto di condivisione”, ha spiegato Roberto Zecchino, vice presidente delle Risorse umane e organizzazione Bosch Sud Europa. “Ma da due anni a questa parte – ovvero il periodo di sperimentazione della nostra filosofia – stiamo assistendo a un aumento di produttività e di creatività tra i dipendenti e i feedback in termini di benessere e approcci positivi sono assolutamente gratificanti”.

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