Perché scegliere di essere un Fractional HR o un Temporary HR?

La prima domanda che occorre porsi è: qual è la differenza tra un Temporary HR Manager e un fractional HR manager? La seconda, invece, è: perché decidere ad un certo punto della propria carriera HR di prendere questa strada? Ne abbiamo parlato con chi si occupa di temporary management ogni giorno. La parola agli esperti.

fama quarta sassoni

Figure come Temporary HR Manager e Fractional HR Manager sono sempre più richieste dalle aziende italiane, rivelandosi risposte innovative alle nuove esigenze di flessibilità del mercato e offrendo interessanti percorsi professionali.

La prima distinzione va fatta tra i due ruoli, come sottolinea Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors: “Il  Fractional Management (o part time) è una particolare declinazione del  Temporary Management  nata per soddisfare i bisogni di realtà molto piccole, per esempio quelle con fatturati inferiori a 5 milioni, per le quali un progetto full time sarebbe ridondante, sia come tempi che come costi. Viene usato anche in aziende più grandi, per esempio fino a 20 milioni o da 100 dipendenti, per alcune funzioni di staff che necessitano di una guida operativa come risorse umane e finanza, specie in fasi di crescita e sviluppo accelerato”.

Proprio in ambito HR si tratta di figure sempre più diffuse. “Dalla recente indagine co-realizzata da Senior Management Worldwide, di cui siamo fondatori, l’HR rappresenta l’11% degli incarichi totali, con un forte aumento nelle PMI a partire da 100 dipendenti)” conferma Quarta, che spiega: “I manager vengono utilizzati per normare e normalizzare sistemi retributivi e premianti, rivedere le strutture organizzative e gestire il recruiting di ruoli chiave. Nel caso di introduzione di nuove metodologie su un’ampia popolazione, si rivela vincente una combinazione tra Temporary e Fractional.

Hard e Soft Skill dei Temporary HR Manager e Fractional HR Manager

“Hard and Soft Skill: direi Soft and Hard Skill, poiché è molto più semplice crearsi un “guardaroba di abiti tecnici”, che comunque debbono vestire tutti gli aspetti del mondo HR, piuttosto che di competenze attinenti ai comportamenti” spiega Patrizia Sassoni, HR Consultant and Temporary Manager.

Come temporary/fractional manager – continua Sassoni ‘vendo’ l’esperienza e il bagaglio tecnico che mi derivano dall’aver ricoperto il ruolo di direttore HR per 20 anni, ma questo da solo non basta. Per gestire con successo un progetto servono anche la flessibilità mentale e la capacità di adattarsi rapidamente a contesti molto differenti – dalla grande azienda alla PMI – unite a un forte senso etico e a una grande trasparenza, non avendo alcun altro interesse da difendere che quello del cliente”.

Quando un’azienda si rivolge a un temporary/fractional HR manager?

Ci sono due casi in particolare nei quali un’azienda può trarre vantaggio da figure come il temporary/fractional manager secondo Domenico Famà, HR & Sustainability Temporary Manager, ossia “quando non ci sono collaboratori capaci di comprendere rapidamente i nuovi bisogni aziendali e come soddisfarli, anche coordinando gli attori interni/esterni e quando si vuole ritardare la selezione per una posizione senior a tempo indeterminato, per il rischio di scelta e/o per il tempo necessario, che può essere per esempio per alcuni mesi”.

Ma come optare per un Temporary o per un Fractional manager?

Secondo Famà “il  Fractional è la figura più calibrata per attività a progetto o affiancamento di un HR in crescita. Il temporary è invece più adatto se è necessario anche il presidio delle attività quotidiane di HR”.

 

 

 

 

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