Silicon Valley: è tutto oro ciò che luccica in Valle?

La Silicon Valley ci appare spesso come un paese delle meraviglie sotto il punto di vista lavorativo, un luogo dove i dipendenti pensano e producono su comodi divani, si siedono contenti attorno a mense vegetariane e portano i propri bambini nei colorati asili aziendali

Ma le ultime polemiche nate sui canali Social insinuano il dubbio che il modello americano nasconda più di un lato oscuro. Lo hanno denunciato ex dipendenti, persone che non si sono piegate alle rigide regole di Aziende super star e agli imperatori dei software che qui hanno sede , persone che stanno cominciando a divulgare le reali condizioni di vita a cui sono sottoposti i lavoratori della Valle.

Si tratterebbe di un ‘darwinismo‘ estremo, di un mondo dove i leader-padroni comandano a bacchetta i dipendenti, chiedendo loro di lavorare anche in vacanza o di rispondere alle mail anche di notte. Si tratterebbe di atteggiamenti penalizzanti verso persone che registrano cali di rendimento a seguito di operazioni subite o a causa di gravi malattie. E si tratterebbe di dipendenti ‘caldamente invitati’ a spiare e riferire casi di colleghi e superiori pigri.

Ma davvero è possibile tutto questo? I diretti interessati minimizzano, dicendo che chi vuole meno responsabilità deve rivolgersi altrove, perché Silicon Valley è un luogo per professionisti di alto livello che desiderano emergere nell’universo del lavoro. La denuncia dei Social è però in corso e difficilmente potrà essere fermata. Paradossalmente, questa denuncia è possibile proprio grazie a tecnologie create in Silicon Valley.

Ormai il dado è tratto e con i Social è difficile nascondere la verità. Staremo a vedere.

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