Super green pass e lavoro, si va verso l’ipotesi dell’obbligatorietà

In settimana il Consiglio dei Ministri deciderà se estendere a pubblico e privato

green pass

Il Super green pass obbligatorio per il lavoro pubblico e privato: è un’ipotesi sempre più concreta quella dell’estensione del certificato verde per vaccinati e guariti. «Ritengo ragionevole l’estensione del super green pass ai luoghi di lavoro; è una misura che può incentivare la vaccinazione», fa sapere il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, prospettando i prossimi passi che il governo potrebbe compiere a breve, nel Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi già in settimana. «Il governo fino ad oggi ha deciso di affrontare un percorso graduale e credo che si proseguirà su questa strada», osserva Costa durante un’intervista: «In queste ultime settimane c’è stato un incremento di nuove prime dosi. Penso si possa arrivare all’estensione del super green pass», ribadisce.

In Italia sono state somministrate circa 19,8 milioni di dosi booster di vaccino, come emerge dall’ultimo report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria. In totale le dosi di vaccino somministrate sono 111,4 milioni nel nostro Paese.

«La terza dose offre una protezione importante nei confronti della variante Omicron, credo fosse giusto dare un segnale ai cittadini che si sono sottoposti al richiamo», dice Costa facendo riferimento alle nuove regole per la quarantena, che alleggeriscono il quadro per i soggetti vaccinati con la dose booster. «La situazione va monitorata e bisogna andare avanti con prudenza, credo che le ultime misure vadano nella direzione della gestione della pandemia. Aumentano i contagi, fortunatamente non c’è una crescita proporzionata dei ricoveri e delle terapie intensive. Bisogna capire quanti di questi sono non vaccinati», aggiunge.

La situazione attuale

Le considerazioni arrivano al termine della giornata di domenica 2 gennaio, in cui si riscontrano 61.046 nuovi contagi e 133 morti. I positivi sono stati individuati su 278.654 tamponi, un quarto di quelli del giorno precedente. Il tasso di positività è schizzato al 21,9%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 1.319 mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.756.

La parola d’ordine rimane ‘gradualità. «Il super green pass e il green pass sono stati provvedimenti che hanno consentito al paese di proseguire il ritorno lento alla normalità. Nel nostro paese continua ad essere tutto aperto, abbiamo adottato provvedimenti dando il tempo per adeguarsi all’attuazione. La gradualità ha sempre caratterizzato l’azione del governo. Non escludo che l’obbligo vaccinale possa essere introdotto per altre categorie e che il super green pass possa essere esteso. L’estensione di fatto elimina il requisito del tampone dal certificato verde, credo sia una misura che alleggerisca per i territori i problemi legati al green pass, creerà benefici», afferma Costa.

Dal 10 gennaio, in attesa di decisioni sul lavoro, il super green pass si allarga: non solo per trasporti e mezzi pubblici, ma anche alberghi, ristoranti all’aperto, piscine, piste da sci.

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, spiegano fonti governative, si amplia l’uso ad un serie di altre attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto. Il super green pass verrà applicato anche a centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.

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