Top employers 2021, gli assi nella manica dei 15 vincitori

Dai servizi alle famiglie ai tool digitali, da peculiari politiche di diversity management a quelle a favore di salute e sicurezza dei dipendenti: le misure messe in campo dalle 15 realtà vincitrici dell’edizione 2021 di Top Employers Italia, grandi player a livello nazionale e internazionale come Allianz, Edison o Automobili Lamborghini, si distinguono per la forte attenzione alle persone, con focus particolari su diversity & inclusion e nuove generazioni.

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Il Top Employers Institute ha pubblicato anche quest’anno la lista delle migliori aziende nel campo della gestione delle risorse umane. La certificazione è il riconoscimento delle eccellenze aziendali rilasciato da Top Employers Institute relativamente alle politiche e alle strategie HR attuate per contribuire al benessere delle persone e migliorare l’ambiente di lavoro. E mai come nell’ultimo anno e mezzo le divisioni HR sono state centrali nel migliorare e permettere efficienti gestioni aziendali.

Sono 112 le aziende che hanno ottenuto la certificazione di Top Employers Italia 2021, grazie alla qualità del contesto lavorativo in cui operano i dipendenti: pur uscendo da un anno difficile, molte di esse sono state capaci di mettere al primo posto la salute e la sicurezza dei dipendenti, con l’adozione anche su larga scala del lavoro da remoto o dello smart working. Tra queste, l’istituto ha individuato 15 eccellenze che hanno saputo mettere a punto strategie che non trascurino nessun aspetto della vita lavorativa, con una grande attenzione alla sostenibilità, al benessere e al work-life balance. Le 15 best practices si articolano in vari ambiti HR e fanno riferimento a diverse e specifiche tematiche: dalle politiche di talent acquisition alle soluzioni per il benessere dei dipendenti (well-being); dalle iniziative di motivazione e coinvolgimento (engagement) a quelle di inclusione (diversity&inclusion); dalla gestione delle carriere ai nuovi modelli di leadership; dalla trasformazione digitale all’employer branding, mantenendo sempre una costante e crescente attenzione alla sostenibilità e all’ambiente di lavoro (work environment).

La tedesca Allianz, ad esempio, è stata premiata per la sua piattaforma interattiva Orienta Giovani (ambito well-being), che supporta i giovani familiari dei dipendenti che devono cercare primo impiego o orientarsi verso un percorso formativo. Automobili Lamborghini è entrata tra i Top Employers anche grazie alla sua app We Lambo, strumento di comunicazione agile e immersivo dedicato anche ai blu collar. C’è poi chi, come Alstom Italia, ha investito su talent acquisition e formazione con Train4Me, o chi, come Edison, ha dedicato alla community Young – che ha già dieci anni di vita – la piattaforma digitale Epyc, un empowerment program per i giovani neolaureati.

Anche Poste Italiane ha ottenuto per il secondo anno consecutivo la certificazione Top Employer, continuando ad assumere e a fare formazione per la crescita professionale del proprio personale e rafforzando i programmi di welfare. Una bella dimostrazione che, anche durante le fasi più acute della crisi pandemica, è cosa buona e giusta rafforzare le politiche a tutela dei propri dipendenti, favorendo politiche inclusive. Perché, è inutile ormai ricordarlo, i lavoratori più felici sono i più produttivi.

Vale la pena ricordare anche il programma di diversity&inclusion di Findomestic, che ha studiato una strategia focalizzata sulle diversità invisibili, per valorizzare il talento della persona più che la sua disabilità.

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