I top head hunter Italia 2025: anche gli specialisti in HR executive

Il mondo degli head hunter in Italia continua a evolversi, tra volti noti e nuove figure emergenti. Nella nostra panoramica 2025 spazio ai protagonisti della ricerca di alto profilo, con una novità: entrano anche gli specialisti nella caccia ai direttori HR

head hunter

Il mercato dell’executive search attraversa una fase di consolidamento accelerato: se l’ecosistema aziendale si muove verso configurazioni sempre più complesse, la caccia ai top manager diventa allora una strategia imprescindibile. 

Secondo i dati dell’Osservatorio Assoconsult, aggiornati al 2024, il comparto ha superato i 6,6 miliardi di euro di fatturato, segnando una crescita costante. La stima, per il 2025, è un ulteriore aumento che sfiora l’8%. 

L’Italia vanta numerosi professionisti che, a tutti gli effetti, sono dei top head hunter. 

Nella nostra guida ai top head hunter italiani del 2025 c’è una novità: per la prima volta entrano anche i professionisti specializzati nella ricerca di HR Director, ruoli sempre più centrali nei nuovi assetti aziendali.

I top head hunter italiani nel 2025

Spencer Stuart si conferma ai vertici della classifica in Italia, con un fatturato superiore ai 38 milioni di euro e oltre 40 dipendenti nel nostro Paese, dove troviamo, come già nel 2024, Luigi Paro nella posizione di capo dell’area EMEA. Ex ad di Spencer Stuart, ha ricoperto ruoli apicali anche in Fiat, Nice e Gewiss. 

Al suo fianco c’è Guido Bressani, consulente dell’Industrial Practice di Spencer Stuart, focalizzata sui settori della transizione energetica internazionale, dell’ingegneria, della produzione e delle infrastrutture. Bressani, inoltre, è uno dei membri nella functional practice HR dell’area EMEA.

Con lui Giovanna Gallì: 15 anni in GE Capital, oggi nel board globale di Spencer Stuart, è specializzato dalla ricerca di manager alla costruzione di governance. Ulteriore conferma è anche Alessandro Rovis, esperto del settore del private equity e dell’industria.

Con un fatturato di 33 milioni di euro e 67 dipendenti in Italia, Egon Zehnder è un altro colosso nel settore dell’executive search, con performance finanziarie in crescita che ne confermano la solidità. La società ha sviluppato una metodologia distintiva: non solo placement, ma advisory a lungo termine. Rafaella Mazzoli è office leader del distaccamento di Roma e Milano, è specializzata nella consulenza a gruppi leader del settore Consumer su tutti gli aspetti della leadership, tra cui il reclutamento della C-suite, la successione del CEO, la governance, l’Executive Assessment e lo sviluppo della leadership per individui e team. 

Rappresenta la componente family business dell’executive search: molti dei suoi clienti, infatti, sono gruppi a conduzione familiare e aziende sostenute da private equity. 

Altra figura chiave, Alessandra Tosi è attiva nelle pratiche dei settori Industrial, Energy e CHRO di Egon Zehnder. Prima di entrare nella società, ha ricoperto posizioni SVP in Eni ed è stata presidente e amministratrice delegata di Eni Rete Oil & NonOil.

Al terzo posto per fatturato (21 milioni di euro, dato italiano) si conferma la californiana Korn Ferry, guidata in Italia da Maurizia Villa, con un’esperienza che vanta 15 anni in Heidrick & Struggles, prima di approdare in Korn Ferry nel 2010. La specializzazione bancaria di Villa intercetta un settore in continua trasformazione: fintech, digital banking, compliance normativa. 

Tra le peculiarità del gruppo c’è l’organizzazione dei vari consulenti in industry distinte. I profili top HR, quindi, sono gestiti direttamente da ogni consulente specializzato in un dato settore merceologico.

Subito dopo i tre giganti, si colloca l’italiana Key2People, con 16 milioni di fatturato e più di 35 dipendenti. L’azienda continua a sviluppare la sua filosofia centrata sul valore del lavoro delle persone, con Cristina Calabrese che dal 2015 costruisce un approccio distintivo, maturato dalle precedenti esperienze in Olivetti e Omnitel-Vodafone. La società, fondata nel 2001 da cinque partner, rappresenta il modello italiano dell’executive search e dell’HR Advisory.

Qui lavorano anche Paola Zaramella, che ricerca profili senior per la funzione HR, Giorgio Rossi, responsabile della Business Line Advisory (la practice che indirizza la Consulenza Direzionale in ambito Human Capital & Organisation), e Roberto Ravagnani, a capo dei progetti di riorganizzazione, change management, ridisegno dei processi HR e new ways of working. 

Con i suoi 11 milioni e 700 mila euro di fatturato in Italia, Russell Reynolds mantiene la sua posizione attraverso specializzazioni verticali precise. Guidata dal country manager Bruno Bolzan, con oltre 20 anni nella società ed esperienze maturate a Parigi e New York, l’azienda ha sviluppato un network che attraversa generazioni manageriali. L’expertise di Bolzan nella creazione di team di leadership risponde a un mercato che cerca non più single individual, ma orchestrazioni collettive. È lui, infatti, a occuparsi in prima persona dei profili top HR ricercati dalle aziende

Con Bolzan c’è anche la Senior Advisor Beatrice Ballini, in precedenza Managing Director e consulente RR per più di 25 anni. Ballini si occupa in particolare di fashion & retail, con una specializzazione che intercetta il made in Italy più illustre. Il suo aiuto consiste nell’aiutare le aziende – anche quelle a conduzione familiare – a progredire nella loro crescita globale attraverso una leadership eccellente.

Con 11 milioni e 600 mila euro di fatturato, Heidrick & Struggles è sotto la guida di Niccolò Calabresi, partner responsabile per l’Italia e supervisore per il Sud Europa. La società sta intercettando le nuove esigenze legate alla trasformazione digitale e all’intelligenza artificiale. Calabresi è altamente specializzato nella ricerca di figure dirigenziali delle risorse umane nei settori in diversi settori, dal consumer ai trasporti, dall’energia all’automotive. 

Nell’ufficio di Milano troviamo anche Giulia Bagnasco, principal e membro della Leadership Development Practice. È specializzata in trasformazione organizzativa, sviluppo della leadership, strategia del talento e progettazione di modelli operativi nei settori delle scienze della vita e dei servizi finanziari. 

Le novità del 2025

Anche i prossimi mesi del 2025 vedranno un’evoluzione dei ruoli ricercati. La caccia non è più solo per CEO e CFO: queste figure centrali sono sempre più affiancate da ruoli nuovi o in crescita. Nel 2025 sta infatti aumentando la richiesta di figure manageriali innovative come i Chief Sustainability Officer (CSO), chiamati a guidare la transizione ecologica delle aziende, e i Chief AI Officer (CAIO), incaricati di implementare strategie basate sull’intelligenza artificiale. Altre figure più tradizionali, come i CHRO, invece, dovranno ulteriormente espandere le proprie competenze per diventare ‘strateghi’ del capitale umano. Come mostra un report della stessa Kern Ferry, negli ultimi due anni le priorità aziendali si sono concentrate su espansione e consolidamento di mercato, sempre più complessi nel contesto geopolitico attuale. La crescita, perciò, passa attraverso una ricalibratura delle competenze, in capo proprio al settore HR: skill mapping per il futuro, integrazione dell’intelligenza artificiale, orchestrazione di un efficace cambiamento organizzativo.  

Tutte le informazioni su dipendenti (anno 2025) e fatturato (anno 2024) hanno come fonte  Ufficio Camerale – Portale di servizi alle imprese.

error

Condividi Hr Link