Head hunter: le 4 parole d’ordine per farsi “cacciare”

Non serve mandare decine di CV o tempestarlo di telefonate, le 4 parole d’ordine per gli head Head Hunter sono Curriculum, Reputazione, Adattamento e Visibilità

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Non serve mandare decine di CV o tempestarlo di telefonate, le 4 parole d’ordine per gli Head Hunter sono Curriculum, Reputazione, Adattamento e Visibilità.

Il mondo dei “cacciatori di teste” in Italia si é evoluto molto negli ultimi anni anche a seguito della crisi. Per Head Hunters intendendiamo quelle società o singoli che ricercano posizioni da oltre 100.000 euro di RAL. Insomma, quelli che possono farci fare il grande salto!
Come abbiamo visto sulle pagine di HR -link nell’articolo dedicato all’executive search non sono molte le società strutturate e che hanno un fatturato maggiore di 3 ml di euro.

Due tipologie di Head Hunter

Dobbiamo quindi dividere il mondo in due: i cacciatori di teste che appartengono alle top 5 e che quindi lavorano in marchi prestigiosi e con uffici di ricerca strutturati e quelli invece che basano tutto sul network di clienti e di candidati di singoli professionisti.
Nel primo caso le società di head hunter hanno uffici di ricerca con ricercatrici/tori professionisti ed é quindi a loro che bisogna pensare per mettere in evidenza il proprio CV. Mentre nel secondo caso i partners gestiscono direttamente o quasi le ricerche.
Negli ultimi anni, grazie ai social network ed in particolare a Linked In, la parte di ricerca è diventata più semplice (in passato si dovevano fare decine di telefonate per arrivare ai candidati) e quindi le società si sono molto concentrate sullo sviluppo commerciale e di business adiacenti (assesment, board evaluation, ecc).
Non serve tempestarli di CV o di telefonate per essere “cacciati”, anzi tutto ciò sarebbe controproducente. Sono loro che debbono “trovarti”.

1) Il curriculum

Quando un’azienda incarica un cacciatore di teste di trovare un candidato questa vuole qualcuno innanzitutto che abbia il curriculum giusto per quel lavoro. Non accetterà, o difficilmente lo farà, persone solo con potenziale e senza esperienza specifica per quel posto. Quindi, prima cosa é chiedersi quale posto posso fare in base al mio cv?

2) La reputazione

Secondariamente, la reputazione. Il buon cacciatore di teste chiederà le vostre referenze agli ex capi, peers (colleghi di pari livello) e anche collaboratori. É quindi fondamentale avere un’idea di cosa questi referenti direbbero di voi.
Insomma, il modo giusto di farsi “cacciare” é dare a loro quello che gli serve e cioè esperienza specifica e ottime referenze. Difficilmente un head hunter sarà in grado di imporre un candidato al cliente.

3) Capacità di adattamento

Ultimi due aspetti rilevanti sono:
La vostra capacità di adattamento a contesti/aziende diverse. Un candidato che ha sempre lavorato per la stessa azienda (anche se fosse la migliore del mondo) non da garanzia di essere sufficientemente flessibile per adattarsi ad una nuova azienda.

4) Visibilità

Ed infine essere visibili. Per fare questo occorre lavorare sulle relazioni , sui team di ricerca, collaborare con i cacciatori dando informazioni (referenze, segnalazioni, ECC.). Quindi, senza diventare opprimenti, dovete sempre essere nei loro radar!
Chi paga il cacciatore di teste é il suo cliente e voi, se volete fare centro, dovete diventare per loro un buon prodotto da “vendere” sul vostro mercato del lavoro.

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