Digital transformation, l’HR tech per il futuro della Pa

Un desktop virtuale per tutti i dipendenti della Provincia di Pavia. Una case history di digital transformation per la Pa, che vede l’ente pubblico in grado di garantire la continuità lavorativa per i propri dipendenti anche da remoto, adattandosi alle esigenze di mobilità e flessibilità e migliorando così la qualità del lavoro.

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Lavoro agile, smart working o telelavoro: la maggior parte delle aziende, sia pubbliche che private, ha dovuto scegliere una di queste modalità per proseguire con il business e la produttività durante la pandemia. E c’è chi ha colto l’occasione per reinventarsi. Ad esempio, la Provincia di Pavia ha implementato la piattaforma VMware, che ha permesso di accelerare la trasformazione digitale e fare riconoscere l’ente come uno dei più efficienti e produttivi del Paese.

Un’operazione non da poco, se si considera che la provincia ospita 53 mila abitanti distribuiti su un’area di circa tremila km quadrati ed è costellata di istituti scolastici, trasporti, biblioteche e parchi. I dipendenti, oggi, sono svincolati dalla localizzazione grazie a una soluzione VDI che offre desktop virtuale a tutti: si tratta di una piattaforma in grado di rendere virtuali tutte le applicazioni, anche le scrivanie.

“Grazie a questa soluzione di digital workspace abbiamo risposto a tre esigenze fondamentali: facilità di accesso, scalabilità e sicurezza” ha detto Andrea Buscaglia, responsabile IT della Provincia di Pavia a Il Sole 24 Ore, e ha aggiunto “così è possibile accedere a tutte le risorse dell’ente come in ufficio”.

Per la vice presidente della Provincia, Daniela Bio, il progetto “rappresenta un passo in avanti a cui sicuramente non possiamo più rinunciare. Il nostro obiettivo è il futuro e quindi diventare sempre più performanti, migliorando le nostre capacità e i nostri sistemi”.

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