Digital skill, se la formazione è parte dell’innovazione

La trasformazione in atto richiede abilità tecnologiche e soft skill. Acquisire competenze digitali oggi significa sviluppare la capacità di essere attori consapevoli e partecipi della società della conoscenza e dell’innovazione in cui viviamo. Come spiega Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor.

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In mondo del lavoro sempre più digitale, anche le competenze devono adattarsi. La trasformazione tecnologica ha modificato le regole del gioco e la pandemia ha accelerato la necessità di aggiornamento professionale. La domanda per le professioni emergenti, ad alto livello di digitalizzazione, è destinata a crescere, così come l’adozione di nuove tecnologie. Per assecondare il cambiamento in atto senza farsene travolgere, c’è bisogno allora di sviluppare nuove competenze digitali per gestire i team di lavoro, offrire migliori servizi e soddisfare i clienti.

L’uso di strumenti digitali oggi è richiesto in oltre il 90% dei posti di lavoro. Eppure, l’Italia sconta ancora un forte skills shortage, ovvero la mancanza di personale competente e specializzato. Secondo l’ultimo Indice Desi (Digital Economy and Society Index), l’Italia è al terzultimo posto in Europa per popolazione con competenze digitali almeno di base (42%), contro una media Ue del 56%. A poter vantare competenze digitali avanzate è solo il 22% degli italiani, contro una media europea del 31%.

La quota di imprese che ha offerto formazione in ambito ICT ai propri dipendenti si ferma al 16%, a fronte di una media europea del 20%. In un quadro tutt’altro che incoraggiante, spiccano però le performance delle imprese italiane che nell’ultima misurazione hanno guadagnato ben nove posizioni nel ranking dedicato, attestandosi addirittura al decimo posto in Europa.

Nuove competenze per nuovi lavori

Secondo il report The future of Jobs 2020 del World Economic Forum, nel 2030 nove lavori su dieci richiederanno competenze digitali avanzate: nuove conoscenze e professionalità che interessano ormai tutti i settori e tutte le funzioni aziendali e che mettono insieme abilità tecnologiche e soft skill. Cloud computing, big data analytics e Internet of Things, ma anche pensiero critico e capacità analitiche, problem solving e autogestione.

Il concetto di ‘competenze digitali’ un tempo si riferiva soltanto al saper utilizzare con dimestichezza le tecnologie della società dell’informazione. Con l’affermarsi della trasformazione digitale, ha via via cominciato ad acquisire un significato più ampio e articolato. Ciò che va sotto il nome di digital skill oggi è un vasto insieme di abilità tecnologiche, necessarie per individuare, valutare, utilizzare, condividere e creare contenuti utilizzando le tecnologie e la rete.

Si va dalle competenze di base, come l’uso del computer, a quelle più evolute come lo sviluppo di sistemi software che sfruttano l’intelligenza artificiale, fino alle capacità più soft, relative al modo di gestire un contesto e un gruppo di lavoro sempre più digitali.

Diventare attori della società dell’innovazione

La digitalizzazione del contesto in cui viviamo ha, quindi, fatto emergere l’esigenza di un mix sempre più articolato di competenze in grado di supportare le organizzazioni nella gestione del cambiamento. Acquisire competenze digitali oggi significa sviluppare la capacità di essere attori consapevoli e partecipi della società della conoscenza e dell’innovazione in cui viviamo. Noi di Quadrifor lo sappiamo bene: già nel 2021 il focus di chi partecipa ai nostri corsi si è spostato sulle soft skill e sulle competenze digitali. Le persone che si approcciano al mondo della formazione sono alla ricerca di scenari di sviluppo delle proprie professionalità che consentano di anticipare i contesti futuri, con uno sguardo ai nuovi modelli organizzativi basati sul remote working e caratterizzati dall’impiego di tecnologie digitali, dalla circolarità della comunicazione e da una leadership ispirata all’ascolto, al coinvolgimento e al senso di fiducia. È con questa premessa che sono nati i bootcamp Leading People in a Digital World, Digital marketing e User experience & Customer journey, organizzati in collaborazione con Talent Garden.

Secondo i dati del nostro osservatorio, già nel 2019 la maggioranza dei middle manager considerava il processo di digitalizzazione strategico per la propria azienda. Durante la fase di emergenza, in più di sei aziende su 10 le modalità di lavoro da remoto sono state estese a tutti i dipendenti. A eccezione di uno zoccolo duro che ancora si opponeva strenuamente all’innovazione, già prima della pandemia tutte le aziende avvertivano un’esigenza di cambiamento.

Quell’esigenza oggi è diventata realtà. Le aziende si trovano a sperimentare modalità organizzative in grado di conciliare le esigenze dei dipendenti con gli obiettivi del business e sono chiamate a combinare di volta in volta lavoro da remoto e lavoro in ufficio, a seconda delle esigenze della singola realtà aziendale.

Per gestire un nuovo ambiente di lavoro, servono però anche nuove competenze e attitudini.

Sviluppare una leadership digitale

I quadri oggi sono interessati a sperimentare nuovi modelli di leadership digitale, incentrati su collaborazione, tecnologia, responsabilizzazione individuale e finalizzati al raggiungimento di obiettivi comuni. Si tratta di scoprire, per poi metterle in pratica, le azioni concrete necessarie per trasformare il modo di lavorare, interagire e comunicare del proprio team per adattarlo a un contesto ibrido, che unisca alla dimensione in presenza quella da remoto.

Occorre una nuova consapevolezza del binomio composto da digitale e persone: i processi di gestione dei propri collaboratori vanno riprogettati sulla base di un approccio incentrato sull’esperienza del dipendente. L’obiettivo oggi è guidare le risorse seguendo il principio della leadership diffusa, fondata sulla collaborazione e su un management agile e dinamico.

Per mantenere la propria offerta costantemente aggiornata e rilevante per i clienti, è indispensabile poi rimanere aggiornati sugli ultimi trend. Le più recenti ed efficaci metodologie adattate dalle aziende nel comunicare la propria offerta all’esterno utilizzano i canali digitali, che i dipendenti devono quindi padroneggiare e saper sfruttare per raggiungere gli obiettivi fissati dal business. C’è bisogno, in altre parole, di definire nuove strategie e sperimentare nuove azioni di comunicazione.

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