La domanda di conoscenza cambia nel corso del tempo. Con l’evoluzione del contesto sociale, economico e lavorativo, stanno già nascendo nuovi bisogni e anche nuove competenze in grado di soddisfarli. In un momento in cui si avverte un forte bisogno di sicurezza, di fronte alle incertezze del contesto globale e dei mercati di riferimento, la formazione continua può rappresentare per molti uno strumento per ampliare il proprio campo di conoscenze e mantenersi al passo con le novità del mondo del lavoro, anche al di fuori del proprio settore.
Author: Ilaria Di Croce (Ilaria Di Croce)
Felicità sul lavoro. Come migliorare il benessere aziendale
Un’azienda inclusiva è un’azienda più performante. Tutte le ricerche condotte in materia sono concordi nell’affermare che le organizzazioni con persone di diverso genere e di diversa provenienza hanno più probabilità di ottenere risultati economici migliori. Le parole “diversity” e “inclusion” sono ormai entrate a far parte del vocabolario aziendale di ogni settore e sono sempre più spesso messe in collegamento diretto con i risultati di business. Eppure, nonostante questa accresciuta consapevolezza, la “diversità” stenta ancora a diventare elemento strategico nella conduzione dell’impresa.
Diversity & Inclusion, da policy a fattore strategico
Un’azienda inclusiva è un’azienda più performante. Tutte le ricerche condotte in materia sono concordi nell’affermare che le organizzazioni con persone di diverso genere e di diversa provenienza hanno più probabilità di ottenere risultati economici migliori. Le parole “diversity” e “inclusion” sono ormai entrate a far parte del vocabolario aziendale di ogni settore e sono sempre più spesso messe in collegamento diretto con i risultati di business. Eppure, nonostante questa accresciuta consapevolezza, la “diversità” stenta ancora a diventare elemento strategico nella conduzione dell’impresa.
Innovazione e digitalizzazione, c’è bisogno di nuove competenze
Con l’avvento della pandemia, le aziende del Terziario hanno accelerato la trasformazione digitale. Per alcune imprese si è trattato di ottimizzare gli sforzi organizzativi, per le altre di attrezzarsi in tempi rapidi per restare competitive sul mercato. I quadri, chiamati a gestire gruppi di lavoro sempre più spesso a distanza, si sono trovati in prima linea nel dover gestire i cambiamenti organizzativi.
Digital skill, se la formazione è parte dell’innovazione
La trasformazione in atto richiede abilità tecnologiche e soft skill. Acquisire competenze digitali oggi significa sviluppare la capacità di essere attori consapevoli e partecipi della società della conoscenza e dell’innovazione in cui viviamo. Come spiega Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor.
Aziende e sostenibilità: serve una nuova formazione
La sfida ambientale sta già producendo effetti sulla vita delle aziende e sul lavoro delle persone. I middle manager sono tra i primi chiamati a farsi sponsor del cambiamento e farlo recepire in azienda. Per affrontarlo al meglio, servono le giuste competenze. Come spiega Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor.
Diventare pionieri. Oltre le nuove frontiere della formazione
Diventare pionieri nella formazione significa sperimentare nuovi format, ma anche superarne limiti e difficoltà. La ‘Zoom fatigue’ e l’indebolimento delle dinamiche relazionali sono problemi oggettivi cui occorre dare risposta, pur preservando le nuove modalità di fruizione. Non si tratta di stabilire se sia meglio la formazione a distanza o in presenza, ma di capire come il formatore può fare la differenza.
Great resignation, la formazione come antidoto alla fuga di massa
Otto italiani su dieci ritengono di meritare di più sul lavoro, a tal punto che tra aprile e giugno 2021 si sono registrate 484 mila dimissioni volontarie (+ 37%). L’esplosione del turnover volontario rischia però di mettere in discussione efficacia e motivazione all’interno delle organizzazioni. Ecco perché, per restare competitive, le imprese devono essere in grado di attrarre e far crescere le proprie persone, investendo in formazione. Ne parla Ilaria Di Croce, direttore di Quadrifor.
Formazione a distanza sì, ma ravvicinata
Una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Milano, in collaborazione con Quadrifor e Gruppo Prospecta, ha utilizzato le neuroscienze per mettere a confronto formazione in presenza e a distanza e analizzare l’efficacia dell’apprendimento. A fare la differenza non è il luogo, ma la persona del formatore e la capacità di esprimere un feedback. Come spiega Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor.
La formazione a sostegno della crescita dei quadri
Oggi sono le persone ad assumere la responsabilità della propria formazione professionale e personale. Il ruolo del formatore deve adattarsi alla nuova realtà, offrendo percorsi flessibili e personalizzati, tarati sulle esigenze di middle manager e aziende. Come spiega Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor.