Fondo Nuove Competenze 3: oltre un milione i lavoratori coinvolti, boom di domande dalle imprese
Oltre un milione di lavoratori, per l’esattezza 1.093.390 (di cui 4.932 stagionali), sono al centro della terza edizione del Fondo Nuove Competenze. Il programma, che mette a disposizione 731 milioni di euro, mira ad accompagnare le imprese italiane nei processi di transizione digitale ed ecologica attraverso la formazione

A fornire un bilancio dell’iniziativa è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, che sottolinea l’importanza strategica della formazione come leva di sviluppo e competitività: “Rivedere l’impostazione dell’investimento in formazione ci consegna una significativa risposta da parte delle imprese, anche in termini qualitativi. Rispetto alle edizioni precedenti, crescono sia le domande sia il numero di lavoratori coinvolti, con un ampio ricorso a un approccio di sistema attraverso filiere e sistemi formativi.”
Un elemento di novità di questa edizione è l’utilizzo del Fondo anche come strumento di politica attiva del lavoro: tra le richieste pervenute, infatti, rientrano anche quelle relative a 1.970 lavoratori selezionati per l’assunzione successivamente alla pubblicazione dell’avviso pubblico.
Alla chiusura del bando, lo scorso 10 aprile, sono state 23.105 le aziende che hanno presentato domanda per accedere al contributo, quasi tutte (91,6%) aderenti a un Fondo paritetico interprofessionale. La quasi totalità delle richieste è stata presentata nell’ambito del Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro, cofinanziato dall’Unione europea.
Rispetto alle precedenti edizioni, il Fondo Nuove Competenze 2025 ha introdotto una nuova articolazione degli interventi, suddividendo le imprese in tre categorie: singole aziende, filiere (con almeno cinque imprese, nessuna delle quali di grandi dimensioni) e sistemi formativi (con almeno tre aziende, tra cui una grande impresa capofila). L’obiettivo è promuovere reti tra imprese e favorire l’inclusione delle PMI nella progettazione di percorsi formativi condivisi.
Questi i numeri: 1.920 imprese hanno aderito attraverso 175 filiere, mentre 857 aziende si sono organizzate in 121 sistemi formativi guidati da grandi player industriali. Un segnale concreto di come la formazione possa diventare un asset centrale per affrontare le sfide del futuro.