Fringe Benefit 2023: decreto lavoro del Governo in Gazzetta Ufficiale. Cosa cambia in busta paga.

Dai benefit detassati per chi ha figli ai voucher: ecco una panoramica delle novità introdotte nel decreto lavoro e cosa cambia in busta paga con il taglio del cuneo. Abbiamo esaminato le ultime novità a livello normativo che vanno nella direzione di un ulteriore riconoscimento del valore dello strumento dei fringe benefit, come supporto immediato ed effettivo contro il carovita.

fringe benefit

Contro il caro-vita, aumenta il valore dei fringe benefit con una serie di novità, che vanno dalla detassazione per chi ha figli a carico ai voucher.

La misura più corposa che assorbe circa 4 miliardi, in parte coperti col tesoretto in deficit ricavato dal Def, è per il Governo, il nuovo taglio del cuneo fiscale: quattro punti aggiuntivi, da luglio a dicembre, che portano a complessivi sei punti il taglio per i redditi fino a 35mila euro e a sette quello per i redditi più bassi, fino a 25mila.

Cosa cambia

L’aumento in busta paga, stima il ministero dell’Economia, è fino a 100 euro mensili di media: «Un aiuto reale contro il carovita e la risposta concreta alle chiacchiere», sottolinea il Ministro Giancarlo Giorgetti. A questo si aggiunge l’innalzamento fino a 3mila euro della soglia di esenzione dei fringe benefit per i dipendenti con figli minori.

l decreto inoltre manda in soffitta il reddito di cittadinanza: dal primo gennaio 2024 arriva l’assegno di inclusione per le famiglie con disabili, minori o over-60; mentre per gli occupabili, dal primo settembre 2023 arriva lo strumento di attivazione al lavoro, con percorsi di formazione ma anche la possibilità di fare il servizio civile sostitutivo.

L’opinione degli esperti

«Come Edenred Italia non possiamo che accogliere con grande favore la nuova norma che innalza per il 2023 a 3.000 euro la soglia di esenzione dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, in coerenza con le politiche a sostegno della genitorialità, a favore della gender equality e dell’empowerment femminile offrendo, tramite il welfare aziendale, ulteriore supporto alle donne lavoratrici con figli – riferisce Fabrizio Ruggiero, AD di Edenred Italia – Ancora una volta prosegue quindi il percorso verso un ulteriore riconoscimento del ruolo di welfare aziendale e dei fringe benefit come strumenti in grado di offrire un aiuto immediato ed effettivo in periodi di forte difficoltà economica per le famiglie, aumentando il potere d’acquisto dei lavoratori».

«Ci auguriamo tuttavia – conclude l’AD di Edenred Italia – che venga superata la logica “emergenziale” e che si arrivi a una stabilizzazione normativa del ruolo dei fringe benefit all’interno di un più ampio discorso riguardante il welfare aziendale a 360°, che possa valorizzare ulteriormente l’insieme degli strumenti che, se utilizzati in un’ottica integrata all’interno di piani articolati, sono in grado di svolgere un ruolo sociale ancora più efficace».

 

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