I 7 motivi perché le start-up stanno ottenendo i talenti migliori

Nell’ultimo anno è cresciuto del 20% il numero di dipendenti che hanno deciso di lavorare in una start-up: il 50% dei professionisti ritiene che sarà proprio questo il prossimo passo. In epoca di Great Resignation e gap tra domanda e offerta di lavoro che cosa rende le start-up così appetibili? Secondo Davide Maccagni, Country Director di Robert Walters Italia, ci sono 7 motivi principali, ecco quali.

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In un momento storico in cui la caccia ai talenti ha portato a un gap tra la domanda e l’offerta di posti di lavoro di circa uno a tre, con il triplo dei ruoli cercati rispetto ai talenti disponibili, le start-up stanno letteralmente facendo man bassa dei candidati migliori, con un +20% di dipendenti che nell’ultimo anno hanno deciso di spostarsi proprio in una start-up. Il fenomeno non può essere casuale: Davide Maccagni, Country Director di Robert Walters Italia, ha infatti individuato ben sette motivi che alimentano questa “migrazione” di talenti.

La prima motivazione può essere individuata nello sviluppo professionale accelerato, favorito dalla struttura ancora relativamente orizzontale dell’organizzazione, in cui i fondatori hanno un ruolo attivo e i nuovi dipendenti hanno la reale possibilità di far parte fin da subito dei leader, lavorando a stretto contatto con i leader e sentendosi da subito parte del successo della start-up stessa: il 52% dei professionisti intervistati in un sondaggio globale di Robert Walters ha addirittura affermato di essere disposto ad accettare un nuovo incarico in una start-up anche a discapito di un’interessante retribuzione proprio per l’opportunità di progredire velocemente nella propria carriera.

Scale-up mentality e cultura del cambiamento

A essere più veloce non è solo la possibilità di fare carriera, ma anche il processo decisionale, con le decisioni elaborate a una velocità circa quattro volte superiore a un’azienda con 250 collaboratori: questo spinge i dipendenti a cercare sempre nuove soluzioni e a incrementare in continuazione le proprie competenze su diversi livelli: il 33% dei professionisti lascia il proprio posto di lavoro proprio per sperimentare qualcosa di nuovo, il 15% per acquisire nuove competenze, mentre il 34% lo fa per il lavoro stimolante e interessante, che favorisce l’attitudine al problem solving e una maggiore apertura alle nuove culture.

Spirito di squadra e inclusività

Una cultura aziendale “ispirazionale”, che spinga i colleghi a collaborare in maniera stretta e anche con compiti che esulano dal loro ruolo: è un’altra caratteristica delle start-up che attira i talenti i quali, sentendosi parte integrante del team di lavoro, sono incoraggiati a collaborare, con il risultato di un ambiente di lavoro accogliente, dove il confronto tra i membri è aperto, senza gerarchie rigide: secondo l’indagine, per il 42% dei professionisti questa è la motivazione che li spingerebbe ad accogliere una nuova sfida professionale.

La diversità è spesso una delle caratteristiche dei team delle start-up – formati da professionisti di diverse nazionalità e ideologie, con esperienze pregresse molto diverse tra loro – che attira i talenti: un ambiente multiculturale è sinonimo di arricchimento personale e di conseguente apertura mentale. A essere all’insegna della diversità, sono poi anche le giornate di lavoro, con i dipendenti stimolati ad affrontare sfide sempre nuove – e spesso fuori dal loro ambito specifico – per contribuire al successo della start-up: questo comporta l’acquisizione di nuove competenze, spesso da apprendere direttamente dai fondatori dell’azienda.

Innovazione ed exit strategy

Un’altra parola-chiave che caratterizza le start-up è sicuramente “innovazione”, che comporta la necessità di essere creativi, spesso con budget ridotti, e autonomi per raggiungere gli obiettivi ambiziosi (dal punto di vista temporale e del contenuto) che l’azienda si è posta. Exit strategy impegnative ma che in cambio premiano i team con un finanziamento pari a circa 10 volte quello che riceverebbero in bonus in un’azienda consolidata nei primi 5-7 anni.

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