I giovani italiani cercano lavoro troppo tardi

L’età media dei giovani italiani che cercano lavoro aumenta sempre più: molti si ritrovano laureati a 27, 28 anni, senza aver mai lavorato prima.

Il mercato del lavoro, oggi molto competitivo, richiede che il fattore età venga considerato come primario. Eppure, i giovani italiani si laureano più tardi, si sposano tardi – se si sposano – e lavorano ancora dopo.

Pare, dagli ultimi studi effettuati, che in Italia l’età media per la laurea magistrale non sia 24 anni, che sarebbe l’età di un laureato “in corso”, ma 27,7 anni. E anche l’età media della laurea triennale è alta, ben 25 anni, quando invece uno studente in corso dovrebbe laurearsi a 22 anni. L’età media della laurea magistrale si era abbassata  in passato, dal 2004 al 2007, ma negli anni della crisi è nuovamente aumentata.

Anche il numero di ragazzi che decidono di avere una laurea magistrale è in aumento: si passa dai 40mila del 2008 ai 65mila nel 2014. Almalaurea, tramite i suoi sondaggi online, fornisce un quadro completo ed esaustivo della situazione dei giovani laureati.

La ragione di tanto ritardo negli studi? Forse quella di affiancare un’attività lavorativa allo studio, per potersi mantenere senza gravare troppo sul bilancio familiare. Ma non pare sia così: oggi gli studenti che lavorano sono meno di 10 anni fa. A ciò si aggiunge il problema, davvero serio, della preparazione al mondo del lavoro: una volta fuori dall’Università, gli studenti purtroppo non sono pronti, non “sanno” fare nulla di concreto, né hanno acquisito la capacità di cercare un lavoro in modo efficace. Spesso brancolano nel buio.

Le colpe però, non sono tutte dei giovani: il sistema di raccordo tra mondo accademico e lavoro è molto debole così come lo è la preparazione dei giovani alla ricerca del lavoro, una volta usciti dalle Università.
E’ questo sistema che, forse, dovrebbe muovere meglio i suoi ingranaggi.

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