I migliori Master HR 2021

Il 2020 è stato l’anno della didattica a distanza. Un repentino cambio di rotta anche per la formazione post graduate ed executive. Abbiamo chiesto al nostro comitato scientifico e a una platea di professionisti del settore quali sono i Master che hanno saputo raccogliere la sfida.

I cambiamenti imposti dall’emergenza Covid-19 hanno obbligato business school, istituti ed enti di formazione a ripensare la didattica in ottica digital, sacrificandone alcuni aspetti nel tentativo di salvarne altri. Abbiamo sottoposto al nostro comitato scientifico (qui la composizione) e a un’ampia platea di professionisti HR appartenenti alla nostra community un questionario mirato a capire quali sono i risultati di questo esperimento su larga scala imposto dalla pandemia. Senza pretesa di esaustività o di completezza dei risultati, miriamo a offrire una panoramica generale basata sulle esperienze del nostro panel di intervistati, che spaziano dai corsi di formazione ai master accreditati. tema – quello della formazione post graduate ed executive – a cui dedicheremo un ulteriore approfondimento nelle prossime settimane, anche alla luce della nuova Legge di stabilità 2021, che ha riconosciuto formalmente questi ambiti formativi istituendo uno specifico codice Ateco e consentendo alle aziende di fornire borse di studio a giovani che intendono frequentare un Master accreditato Asfor, Equis o Aacsb.

Colti di sorpresa?

Il livello di digitalizzazione nell’Italia pre pandemia era molto eterogeneo, dato che si riflette anche in questa sede. Alla domanda “In che misura gli enti formativi erano pronti a gestire la formazione online?” – su una scala da 1 a 10 – il 48% ha risposto con un punteggio inferiore a 5, mentre solo il 35% ha assegnato voti dal 7 in su. Fondamentale si è dimostrata la capacità dei docenti di gestire la formazione online. Fattore particolarmente apprezzato nei master Istud e Università Cattolica del Sacro Cuore.

L’offerta formativa

In termini di competenze tecnico professionali spendibili nel mondo del lavoro, ottengono i punteggi più alti i master targati SDA Bocconi, Cattolica e Istud con le ultime due che si dimostrano valide anche per la preparazione offerta in termini di soft skills.

Tra gli aspetti tenuti maggiormente in considerazione nella scelta di un master c’è senza dubbio la sua integrazione con aziende ed enti professionali. La capacità, anche durante la pandemia, di farsi ponte tra formazione e mondo del lavoro è forse uno degli aspetti più significativi, poiché ritenuta un trampolino di lancio per la carriera di molti studenti e professionisti, in particolare in un periodo complesso come quello stiamo attraversando. Nel 2020 hanno raggiunto pienamente l’obiettivo – secondo l’opinione dei nostri intervistati – SDA Bocconi, Istud e Cattolica, che si confermano capaci di offrire sbocchi professionali ai propri studenti.

Tra i corsi offerti dalle business school svettano anche quelli della 24Ore Business School – promossi a pieni voti per preparazione fornita in termini di competenze tecnico professionali e soft skills – e i percorsi di formazione in Risorse Umane di MeliusForm, ritenuta tra le migliori per capacità dei docenti di gestire l’apprendimento online. Ad ottenere risultati positivi in quest’ultimo ambito e in integrazione con aziende e sbocchi occupazionali anche GEMA Business School, con la sua offerta di master in Risorse Umane e master in International Human Resources Management.

Infine, tra i master di cui il nostro panel ha avuto meno esperienza, ma che compongono il panorama dell’offerta formativa italiana a tema HR, menzioniamo anche la Luiss Business School, che si distingue positivamente sotto il profilo degli sbocchi occupazionali, il Politecnico di Milano, che – nell’ambito della Management Academy – offre diversi corsi brevi sulle tematiche della progettazione organizzativa, gestione del cambiamento e people management, e la Bologna Business School, che ha dato vita al Master in HR & Organization. Da citare anche La Sapienza, con il suo master universitario in Gestione delle risorse umane e relazioni industriali, e Istituto Stoà, che offre un master in Human Resources Management.

Online vs in presenza: il verdetto

Il dibattito su didattica in presenza vs online è quanto mai acceso. Le circostanze in cui gli enti di formazione sono stati costretti a ricorrere alla modalità da remoto sono state improvvise e inedite e la reattività con cui si è fatto fronte all’emergenza – cercando di non penalizzare gli studenti – è stata tenuta grande in considerazione dal nostro panel di intervistati. Tuttavia la battaglia ha un vincitore, ed è probabilmente piuttosto prevedibile. Solo il 35,9% degli intervistati, infatti, ritiene che un percorso formativo online possa equivalere a uno in presenza. Tra i fattori determinanti indicati dal panel, in questa preferenza marcata per la didattica tradizionale, c’è la mancanza di una relazione diretta con docenti e compagni. Una distanza che ha moltissime implicazioni: difficoltà oggettiva di networking, scarsa possibilità di svolgere attività e project work in gruppo e non ultimo la penalizzazione delle interazioni umane, corredo fondamentale di un’esperienza formativa completa.

 

Presto online la classifica 2022!

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