«La consulenza in ambito hr? È una questione di velocità e visione»

Parla Stefano Porta, amministratore delegato di OD&M, società di consulenza specializzata nelle risorse umane: «Oggi l’instabilità è la regola. Nell’hr sono fondamentali la spinta all’innovazione e la capacità di stare al passo con i cambiamenti»

Stefano Porta amministratore delegato di OD&M

«Cosa chiedono oggi le imprese a una società come la nostra? Chiedono velocità e innovazione, prima di tutto. Risposte immediate ai propri problemi, abbinate alla capacità di misurare i risultati ottenuti nel breve periodo. Ma chiedono anche di offrire loro una visione, un punto di vista nuovo sulle cose. Nel passato ci si rivolgeva alle società di consulenza per attingere dall’esterno le competenze che non si possedevano all’interno, ma oggi è diverso. Da noi si aspettano che indossiamo lenti diverse, che siamo capaci di guardare più lontano, leggere i fenomeni e suggerire le soluzioni più opportune».

Stefano Porta sembra sapere perfettamente in che direzione va il mondo. Il neo amministratore delegato di OD&M, società di consulenza specializzata in sistemi organizzativi e di gestione delle risorse umane che fa capo a Gi Group, ha le idee chiare su quali sono i nuovi bisogni del mercato e quali le risposte da offrire. Entrato in OD&M nel 2011 come Senior Consultant, oggi ha il compito di guidare la società in un momento storico complicato per chi fa consulenza. Ma è pronto ad accettare la sfida.

 

Dottor Porta, lei ha una lunga esperienza nell’ambito delle risorse umane. Com’è cambiato il mercato, e quindi il vostro lavoro?

«Sono cambiati i tempi di reazione. I processi sono stati velocizzati e anche i progetti di consulenza devono essere costruiti sul breve-medio periodo. Il change management si è diluito, è diventato continuous changing, e anche le organizzazioni sono diventate più liquide, nulla è fisso. Viviamo in un contesto in cui l’instabilità è la regola».

 

Sta dicendo che è cambiato anche il punto di vista? Che oggi le aziende hanno accorciato gli orizzonti e non guardano più nel lungo periodo?

«Non esattamente. Gli obiettivi finali sono ancora a medio termine, è il come ci si arriva a subire continui aggiustamenti. La stella polare resta la stessa, ma la traiettoria da seguire va sempre ritarata in funzione del momento, perché riscontri e risultati devono essere immediati. Non ci si può più permettere di aspettare di raggiungere la meta finale per verificare i risultati».

 

È un bene o un male?

«Né l’uno, né l’altro. È così, ed è impegnativo. Bisogna essere sempre all’erta, perché idee e progetti rischiano di diventare vecchi prima ancora di arrivare a compimento. La sfida per noi oggi è riuscire a elaborare un modello di risposta ai bisogni delle aziende in grado di generare risultati immediati, accompagnando al contempo le aziende in un’ottica di medio-periodo».

 

Che azienda è OD&M oggi? A chi guarda?

«OD&M è una società di consulenza che eroga servizi in tre ambiti. Il primo riguarda la parte più di sviluppo delle risorse umane, con l’offerta di analisi organizzative, progetti di change management e di assessment. Il secondo interessa l’ambito più specifico del “Reward&Performance” e dell’Engagement. C’è poi una terza area di attività, quella degli studi e delle ricerche: OD&M dispone di un osservatorio sul mercato del lavoro e pubblica periodicamente indagini.

Il nostro target è la media e grande impresa. Inoltre, attraverso una quarta area di business, una linea di produzioni editoriali che consiste in guide e rapporti dedicati, ci rivolgiamo ai piccoli imprenditori che desiderano acquisire knowhow per impostare da sé i propri sistemi di gestione».

 

Prima parlava dell’importanza per chi fa consulenza di offrire prodotti innovativi ai propri clienti. Sta lavorando già in questa direzione?

«OD&M è sempre stata una società vocata all’innovazione, e proseguiremo su questa linea. Nel 2019 inseriremo tra i nostri servizi alcune novità, che stiamo sviluppando in ciascuna delle tre diverse aree di business».

 

E per guardare il mercato con lenti diverse, come fate?

«Il nostro Osservatorio e le indagini che periodicamente pubblichiamo ci consentono di avere un punto di vista privilegiato su ciò che accade nel mercato».

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