La Direzione HR deve supportare la sostenibilità: indice MIB ESG ed esempi virtuosi

Il contributo dato dalle Risorse Umane alla sostenibilità delle aziende è sempre più fondamentale se si vuole rendere sostenibili non solo i prodotti, ma anche i processi produttivi. Gian Luca Grondona, Chief HR, Organization & Systems Officer Webuild, riflette su un tema che sta assumendo sempre più importanza 360 gradi anche per quanto riguarda le gare e i rapporti con le banche e i fondi di investimento.

Gianluca Grondona

La sostenibilità in azienda nasce da due esigenze forti, una ambientale e una di continuità sul lungo periodo, e sta assumendo sempre più importanza 360 gradi anche per quanto riguarda le gare e i rapporti con le banche e i fondi di investimento. Nel mercato di oggi, infatti, la sostenibilità non riguarda solo il prodotto finale, ma anche il processo produttivo.

Secondo Gian Luca Grondona, Chief HR, Organization & Systems Officer di Webuild, azienda leader nella costruzione di infrastrutture e grandi opere in tutto il mondo, gli stati e gli enti pubblici, ma anche le istituzioni finanziarie che sempre più spesso partecipano a progetti di partnership pubblico-privato, fanno due diligence molto approfondite dei modelli di sostenibilità delle aziende per ogni singolo lavoro e progetto. “Per questa ragione, il contributo della direzione risorse umane è fondamentale, lo vediamo anche dalle cose che facciamo. Prima di tutto dal punto di vista dell’organizzazione, un tema basilare perché fa funzionare un complesso di oltre 80.000 persone tra dirette e indirette”, commenta Grondona. “Siamo il risultato della fusione di nove aziende negli ultimi 10 anni e, per citare Durkheim, dobbiamo avere un tutto che sia maggiore della somma delle parti. Soprattutto però, dobbiamo saper creare una cultura comune al modo di lavorare di tutte queste aziende che in periodi così brevi abbiamo messo insieme.”

Grondona sottolinea che l’altro tema fondamentale per gestire priorità diverse all’interno di una macchina complessa è il cambiamento. “In questo il Dott. Salini è stato lungimirante perché ha aggregato la direzione Risorse Umane e Organizzazione con quella Qualità, Sicurezza e Ambiente e con quella Innovazione. Quindi io ho la fortuna di avere tre dei pilastri strategici (People, Planet e Progress) in un’unica direzione. Ci sono altri due pilastri che sono abilitatori, Partnership, in quanto spesso operiamo in partnership con competitor, clienti o subappaltatori, e Prosperity, che è l’obiettivo finale e che vuol dire creare valore localmente,” continua Grondona. “Tutto ciò ti dà le leve del cambiamento per portare tutta l’organizzazione in un’altra direzione. Inoltre, clienti e banche imparano anche un po’ da noi e, allo stesso modo, anche noi impariamo da clienti evoluti. Quindi la nostra non è una funzione di supporto alla sostenibilità ma è proprio un motore di cambiamento, di direzione e di gioco di squadra dato dalle policy e delle procedure dell’organizzazione”.

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