Le professioni più richieste entro il 2023

Tra il 2019 e il 2023 il mondo del lavoro avrà bisogno almeno di 2 milioni e mezzo di addetti e professionisti, soprattutto nell’ambito dei servizi. I profili più ricercati secondo il rapporto Unioncamere-Anpal

professioni più richieste

Informatici, esperti digitali, ma anche fisioterapisti, progettisti di corsi di formazione ed esperti in marketing dei beni culturali. E poi ci sono gli addetti alla logistica e ai trasporti, o gli esperti nel campo energetico. Sono le professioni più richieste da qui al 2023 secondo l’indagine di Unionacamere e Anpal presentata in dicembre nel corso di Job Orienta.

Da 2,5 a 3,2 milioni di posti di lavoro

Secondo lo studio nei prossimi 5 anni, il mercato del lavoro italiano avrà  bisogno di un numero di persone tra i 2,5 e i 3,2 milioni, dovuti per tre quarti al naturale turnover occupazionale e per la restante parte alla crescita economica, che a seconda dell’andamento genererà una quota di posti di lavoro tra le 427 mila alle 905 mila unità. Al di là dei numeri, la cosa più interessante è che buona parte di queste figure professionali ancora non ci sono, e dovranno essere formate.

Come aveva già anticipato Hr-link per l’head hunting a trainare la domanda sarà soprattutto la “rivoluzione digitale” che richiederà il coinvolgimento di 213 mila lavoratori, superata solo dalla domanda di “ecosostenibilità”, che impiegherà, secondo le stime, circa 481 mila persone.

Servizi e manifattura

La richiesta di personale si farà sentire soprattutto nell’ambito dei servizi, in particolare quelli rivolti alle imprese, con una domanda che potrebbe variare tra le 608 mila e le 699 mila unità, seguiti da servizi sanitari e istruzione (da 513 mila a 629 mila unità). L’industria manifatturiera nel suo complesso avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra le 333 mila e le 471 mila unità per far fronte alle esigenze di sviluppo produttivo e soprattutto al consistente turnover generazionale.

I trend: i green jobs in pole position

Ecocompatibilità, sostenibilità ed economia circolare stanno diventando le parole d’ordine del mondo produttivo e dei servizi. Per fare fronte al cambiamento e riorientare i propri processi produttivi, le imprese saranno alla ricerca di nuovi professionisti. In cima alla lista, secondo gli analisti, ci sono l’esperto in gestione dell’energia, il chimico verde, l’esperto di acquisti verdi, l’esperto del marketing ambientale, l’installatore di impianti a basso impatto ambientale.

Matematici, informatici ed esperti digitali cercasi

Altre risorse di cui le imprese non potranno fare a meno nell’immediato futuro sono i lavoratori dotati di specifiche competenze matematiche, informatiche, digitali, come esperti nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale, nell’analisi di mercato. Le inserzioni si popoleranno insomma di nomi come Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst, Social Media Marketing Manager, Artificial Intelligence Systems Engineer.

Professionisti della salute

Il comparto della salute, si sa, non conosce crisi, e le imprese della filiera esprimeranno nei prossimi 5 anni un fabbisogno occupazionale che potrà variare fra 323 mila e 357 mila unità. La ricerca sarà concentrata prevalentemente su medici, infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio medico.

Docenti e organizzatori di eventi culturali

Un settore che invece vedrà un sostenuto sviluppo è quello della cultura o della valorizzazione  dei beni culturali. Il comparto avrà necessità – recita il report – di qualcosa come 134-194 mila lavoratori e si rivolgerà soprattutto a docenti, progettisti di corsi di formazione, traduttori, progettisti e organizzatori di eventi culturali, esperti in comunicazione e marketing dei beni culturali.

Esperti di robotica, mobilità e logistica

Il comparto della meccatronica e della robotica potrà richiedere fino a 106 mila nuovi occupati. I più gettonati saranno i tecnici per l’automazione e i sistemi meccatronici, i tecnici per la gestione e manutenzione ed uso di robot industriali, i progettisti di impianti industriali e gli addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.

Le industrie della logistica avranno invece necessità di un numero di addetti compreso fra 78 mila e 99 mila persone, tra addetti alla logistica, controllori del traffico aereo, navale e ferroviario e conducenti di mezzi pesanti.

Tecnici per il settore Energia

Con un fabbisogno compreso fra le 38 mila e le 41 mila unità, la richiesta in questo ambito si concentrerà in particolare su tecnici alla produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici e conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento e distribuzione acque.

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