Reputazione, digital, temporary management: le tre chiavi del manager per ritrovare lavoro

Sono circa 20 mila i manager disoccupati nel nostro Paese e per metà di loro non è facile ritrovare un incarico dirigenziale (stime Federmanager). Quale strada seguire per reinserirsi nel mondo del lavoro? Ecco alcuni consigli

disoccupazione manager

Secondo le stime di Federmanager, sono circa 20 mila i manager disoccupati nel nostro Paese (cfr. “Rappresentanza, formazione, networking: così i manager vedono il futuro”) e per metà di loro non è facile ritrovare un incarico dirigenziale. A partire dal 2008, in effetti, il numero dei dirigenti industriali è drasticamente calato, passando da 82 mila a 70 mila. Colpa della crisi, ma non solo: secondo Federmanager da una parte molte grandi aziende hanno ridotto le posizioni manageriali, in particolare in settori come quello dell’informatica e della consulenza, dall’altra nelle piccole imprese l’importanza della figura manageriale non è stata ancora ben compresa.

Per riuscire a rientrare nel mercato occorre, dunque, mettere in campo una strategia di collocamento curata nei minimi particolari.
Ecco alcuni consigli per rendere più facile il percorso.

Le indagini di portali come LinkedIn e Glassdoor insistono sulla necessità di crearsi piani di azione nel mondo dell’online: è fondamentale lavorare sulla propria reputazione in rete, controllando e adeguando il profilo non solo in siti professionali come LinkedIn, ma anche nei social network come Facebook. É importante, in particolare, verificare che tutte le tracce digitali siano positive e dunque che anche su Facebook il profilo sia ineccepibile e i contatti selezionati. Ma, specialmente per chi vuole inserirsi a un livello lavorativo alto, utilizzare le funzioni basi dei social network può non essere sufficiente. Conviene, piuttosto, imparare a usare tutte le potenzialità dei social media: LinkedIn Topics Directory, per esempio, è un dizionario dei settori professionali che dà informazioni sulle competenze più richieste per un mestiere, sulle compagnie che assumono di più e sui migliori corsi di studio; LinkedIn Social Selling Index, invece, è un indice che definisce il grado di efficacia con cui si utilizza LinkedIn in base a fattori come il modo in cui si costruiscono relazioni o le interazioni con i propri contatti.

Per quanto riguarda le competenze, inserirsi nel mondo della digital transformation è in genere una scommessa vincente, considerando che la domanda di competenze tecnologiche aumenterà del 55% in 12 anni e che quasi il 20% delle aziende è preoccupato perché il proprio team esecutivo non dispone di conoscenze sufficienti per guidare questo processo (è ciò che emerge da uno studio McKinsey). Se a essere maggiormente richieste sono competenze nella gestione dei big data per i ruoli di Big Data Scientist e Big Data Strategist, restano comunque di interesse figure dirigenziali tecniche per guidare i settori produttivi e della supply chain, che sono poi i destinatari delle soluzioni di Industria 4.0.

Un’altra buona strategia per rientrare nel mondo del lavoro manageriale è quella di reinventarsi come temporary manager: essere impiegato da un’azienda per risolvere un problema temporalmente circoscritto potrebbe infatti rappresentare la premessa per nuovi incarichi dirigenziali. Per diventare temporary manager occorre lavorare soprattutto sulle soft skills come leadership, comunicazione, problem solving, puntando a saper essere, piuttosto che saper fare, o saper far fare. In questo senso possono risultare utili corsi o attività di couching.

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