Quando l’HR “va in vacanza”, il caso Elisabetta Franchi

Comportamenti antisindacali (condannati formalmente dal Tribunale del lavoro di Bologna), testimonianze di condotte denigratorie e, agli onori della cronaca, una prospettiva antidiluviana sul ruolo della donna nel mondo del lavoro. Ma come si è arrivati a tanto? E, soprattutto, come accade che la gestione risorse umane di un’azienda con un fatturato annuo che supera i 100 milioni di euro non risponda alle linee guida base di condotta HR?

elisabetta franchi

Elisabetta Franchi, imprenditrice titolare della Betty Blue e del marchio suo omonimo, è stata condannata per condotta anti-sindacale per il carattere intimidatorio delle sue richieste ma assolta per la gestione degli straordinari. È accaduto pochi giorni dopo il polverone scatenato a seguito di un’affermazione fatta dall’imprenditrice, che aveva dichiarato di assumere solo donne over 40 che avessero “già compiuto il giro di boa”, ovvero avessero già fatto figli o deciso di non farne e quindi disponibili h24 per le necessità dell’azienda.

Già nel 2020 la Franchi, attraverso il referente aziendale, aveva minacciato sanzioni a un gruppo di donne che si erano rifiutate di fare straordinari nei picchi produttivi: la Filcams-Cgil si oppose e partì la vertenza. Nonostante ciò, la ditta aveva proseguito sulla sua strada e avviato procedimenti disciplinari nei confronti delle donne che si erano rifiutate di fare straordinari il sabato. Si arriva quindi all’8 aprile scorso,  quando il sindacato si rivolge al Tribunale del lavoro, che da una parte riconosce la legittimità dell’azienda di Elisabetta Franchi di chiedere del lavoro straordinario entro il limite delle ore consentite dal contratto nazionale, ma dall’altra riconosce il carattere “intimidatorio” delle richieste della Franchi. Queste le parole del giudice: «La reiterata elevazione di contestazioni disciplinari a carico di un gruppo di lavoratrici che già avevano manifestato la loro volontà di aderire allo stato di agitazione promosso dal sindacato ricorrente costituisce, di per sé, comportamento intimidatorio ed evidentemente finalizzato a scoraggiare l’adesione dei dipendenti allo sciopero dello straordinario, legittimamente proclamato. Deve pertanto essere dichiarata l’antisindacalità della predetta condotta».

Riguardo all’affermazione da parte dell’imprenditrice di assumere solo donne over 40 sono arrivate poi le ritrattazioni e la Franchi ha dichiarato di essere stata fraintesa. Nel frattempo, su LinkedIn, si è aperta una job position per Responsabile comunicazione e marketing dell’azienda. Un ruolo fondamentale per gestire le ricadute esterne delle condotte aziendali, meno per dotare l’organizzazione di policy più inclusive e responsabili nei confronti delle proprie risorse umane. Per quello servirebbe un HR.

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