CCNL dirigenti terziari, aumenti di 800 euro e welfare potenziato: tutte le novità

Dal maxi aumento in tre tranche alle misure per famiglie e dirigenti senior: il nuovo CCNL valorizza welfare e sostenibilità sociale. Manageritalia lo definisce un modello; per Eataly resta una sfida da gestire

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C’è la firma anticipata del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti del terziario. L’accordo è stato sottoscritto il 5 novembre 2025 da Manageritalia e Confcommercio – Imprese per l’Italia, con decorrenza dal 1° gennaio 2026 e valido fino al 31 dicembre 2028. Riguarderà oltre 10.000 imprese e 32.000 dirigenti, con l’obiettivo di garantire stabilità e continuità nelle relazioni sindacali. Oltre alla tutela del potere d’acquisto, il contratto introduce innovazioni significative in tema di welfare, invecchiamento attivo, genitorialità e parità di genere.

Aumenti in busta paga e welfare personalizzato

Il cuore dell’accordo economico è un aumento mensile lordo complessivo di 800 euro, suddiviso in tre tranche: 

  • 320,00 mensili dal 1° gennaio 2026;
  • 260,00 mensili dal 1° gennaio 2027;
  • 220,00 mensili dal 1° gennaio 2028.

Significativo è anche il rafforzamento del Fondo Pensione Complementare Mario Negri: il contributo aziendale integrativo passerà gradualmente dal 2,47% al 2,62% entro il 2028. Contestualmente, raddoppia il contributo ordinario a carico del dirigente (da 592,25 a 1.184,49 euro annui dal 2026). 

Il nuovo contratto non guarda solo allo stipendio, ma punta decisamente a costruire un welfare su misura, più personalizzato e inclusivo. A ogni dirigente viene riconosciuto un credito di 1.500 euro l’anno da spendere sulla Piattaforma welfare CFMT.

Contratti agevolati ai dirigenti che tornano in azienda

La vera innovazione, però, sta nella parte normativa, che introduce misure per rispondere alle sfide sociali attualii. Si sperimenta, ad esempio, una formula per l’invecchiamento attivo: i dirigenti senior prossimi alla pensione potranno tornare in azienda con contratti agevolati, magari parttime. Un’idea pensata anche per trasmettere il loro sapere ai più giovani attraverso attività di tutoraggio e mentoring.

Grande attenzione viene data alla famiglia e all’equità, con il sostegno al programma “Un Fiocco in Azienda”, pensato per valorizzare la paternità e agevolare il rientro al lavoro delle neomamme. Rafforzata la rete di sicurezza per la salute: i dirigenti colpiti da gravi patologie avranno una copertura sanitaria integrativa a carico dell’impresa garantita fino a 24 mesi, durante un eventuale congedo non retribuito.

Infine, si rafforzano le politiche attive per la ricollocazione: la tutela contrattuale viene estesa a quasi tutte le situazioni di cessazione del rapporto, escluse solo le dimissioni volontarie. In più, anche un contributo aziendale che finanzia piani concreti di supporto per il reinserimento professionale.

Manageritalia: “Stabilità e prospettiva per dirigenti e imprese”

Manageritalia esprime piena soddisfazione, definendo l’accordo “una scelta di responsabilità e visione”. Il presidente Marco Ballarè, raggiunto da HR Link, sottolinea come la firma anticipata serva a “garantire stabilità e prospettiva sia per i dirigenti che per le imprese”, rafforzando il ruolo della contrattazione collettiva. Monica Nolo, Vicepresidente e Capo delegazione, lo definisce “il contratto della responsabilità, dell’innovazione e della cura per le persone”, evidenziando l’investimento su welfare e temi sociali come “un segnale politico e culturale di grande valore”.

Belsito (Eataly): “Una novità la quasi totale non assorbibilità degli incrementi”

“Il rinnovo del contratto dirigenti rappresenta un passaggio significativo” è il commento di Gabriele Belsito, Chief Human Resources Officer di Eataly. “Si tratta – ha aggiunto –  di un accordo che introduce un aumento rilevante e, soprattutto, una novità considerata di grande impatto: la quasi totale non assorbibilità degli incrementi. Un altro elemento di rilievo è che il contratto è stato rinnovato in anticipo rispetto alla sua naturale scadenza, un fatto piuttosto raro nel panorama contrattuale. È un accordo interessante per la parte dirigente e una sfida per il settore del commercio”.

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