Stipendi, come varia la retribuzione in Italia

ll rapporto sulle retribuzioni in Italia 2017 realizzato da OD&M Consulting: aumenta la componente variabile degli stipendi, mentre si riduce il divario di genere, ma non per i dirigenti

retribuzione in italia

Chi guadagna di più e quanto pesano appartenenza di genere ed età sugli stipendi?

È su questo che indaga il rapporto annuale sulle retribuzioni in Italia 2017 realizzato da OD&M Consulting (società di Gi Group specializzata in Human Resource Consulting) che monitora nel corso del tempo il “valore di mercato” di una professione e quanto il mercato stesso sia disposto a pagare pur di aggiudicarsi il personale dotato delle competenze collegate a quella professione.

Ciò che emerge, in primo luogo, è che nel 2017 è aumentata la componente variabile degli stipendi, arrivata a pesare ben il 13,8% della componente fissa per quel che riguarda i dirigenti e l’8,3% per i quadri.

In merito alla correlazione degli stipendi con il costo della vita, sono proprio i quadri la categoria professionale che ha visto crescere di più la propria retribuzione (+2,7%) rispetto all’inflazione dei beni ad alta frequenza di acquisto (1,8%), mentre gli incrementi retributivi delle altre categorie professionali sono stati più o meno in linea con l’inflazione di base (1,2%), tranne che per gli impiegati, per in quali sono stati leggermente inferiori (0,9%).

I settori più remunerativi, con stipendi superiori alla media, sono la finanza per i dirigenti e per i quadri, l’industria, la finanza e i servizi per gli impiegati e l’industria per gli operai.

Tra le note dolenti c’è il divario retributivo legato al genere, che resta ancora significativo. In particolare il gender pay gap è in aumento tra i dirigenti, dove nel 2017 ha toccato quota 11,8% (era il 9,3% nel 2016), mentre è diminuito tra i quadri (6,2%) e gli operai (7,4%) ed è rimasto stabile, anche se più alto di tutte le categorie professionali, tra gli impiegati (12,6%).

Infine, per quanto riguarda l’età, la ricerca mostra come i 40 anni siano la soglia anagrafica spartiacque oltre la quale si guadagna di più della media della categoria. Tranne che per i dirigenti, per i quali lo scatto reddituale si realizza nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni, quando la retribuzione sale a poco più di 140 mila euro, rispetto al valore medio generale di 129 mila.

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