Corporate Storytelling, il caso Pomellato: intervista a Sabina Belli

Sabina Belli, invitata da Quadrifor, istituto bilaterale per lo sviluppo della formazione dei Quadri del terziario, ha raccontato il corporate storytelling di Pomellato, di cui è amministratore delegato

L’evento “Corporate storytelling: comunicare l’azienda attraverso idee, obiettivi e valori  condivisi” tenutosi presso la Camera di Commercio di Roma è stata l’occasione per capire come per Pomellato la gioia e il benessere si coniughino con il corporate storytelling.

Tante e importanti le  testimonianze di imprenditori e professionisti in tale occasione. Questi hanno raccontato le storie delle loro aziende e dei  loro  successi.  Quanto lo storytelling sia stato elemento strategico per dare visibilità e valore alle proprie imprese per competere attraverso la narrazione è stato il fulcro degli interventi. I partecipanti hanno potuto così apprendere direttamente il significato di una metodologia ben precisa, che Quadrifor ha voluto divulgare avvalendosi di Case History di successo, in grado di rendere concreto quanto spiegato in termini di tecniche e procedure.

 

Il corporate storytelling di Pomellato

Pomellato è sinonimo di gioia e di bellezza ed è proprio su questa cifra che l’azienda Milanese ha inteso costruire il proprio corporate storytelling.

Se gioia e bellezza sono il valore aggiunto dei prodotti della maison che i clienti ricercano e ricevono, altrettanto deve succedere per chi in essa lavora.

Qual è il fattore che fa si che tutti al mattino vengano a lavorare con una motivazione e un obiettivo comune?

Questa è la domanda da cui è partita l’azienda per la costruzione della sua storia da raccontare all’esterno, ma anche e soprattutto all’interno.

Sabina Belli infatti insiste sulla necessità di creare una coerenza tra ciò che si offre e ciò che si vive.

Senza un  allineamento di questi fattori difficilmente si possono creare oggetti destinati a celebrare la bellezza estetica e dei rapporti.

Diverse quindi le iniziative volte a migliorare sempre di più la percezione interna di bellezza, gioia e benessere.

Le numerose iniziative hanno inteso intercettare i bisogni delle diverse categorie di lavoratori impegnati nella produzione, pensando quindi alla natura del loro lavoro e alle loro necessità.

L’organizzazione della giornata del benessere offre così opportunità di relax e distensione.  L’istituzione  di  tornei sportivi sollecita  il bambino che è in ciascuno a favore della creatività, leva strategica dell’azienda.

Il benessere è anche benessere sociale e quindi la partecipazione ai tornei richiede il versamento di una cifra che va a favore delle donne vittime di violenza.

Un concetto di bellezza e gioia che la maison milanese ha quindi voluto estendere oltre i confini del valore intrinseco delle proprie creazioni. Un segno di grande sensibilità, che conferisce al brand un alto valore, non solo estetico, ma anche esistenziale.

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