La formazione al supporto del cambiamento: Challenge Network e il caso Hewlett Packard Enterprise

Roberto Santori, CEO di Challenge Network, racconta come l’approccio strategico, personalizzato e avanguardistico messo a disposizione da Challenge Network ha accompagnato e supportato HPE nel suo processo di cambiamento. Dialoga con lui Enrico Martines, direttore sviluppo e innovazione sociale Hewlett Packard Enterprise.

Roberto Santori Enrico Martines

La people strategy parte da un cambiamento di mindset per arrivare all’utilizzo di strumenti di business più efficaci. Una delle modalità per favorire questo processo e l’implementazione di programmi formativi mirati e studiati su misura: se questo è vero in linea generale, lo è ancor di più parlando di trasformazione digitale: «Quando parliamo di “digital transformation” pensiamo immediatamente alla tecnologia – spiega Roberto Santori, Ceo Challenge Network – , ma quando l’innovazione si applica all’impresa, implica una trasformazione generata dall’introduzione di nuove idee, prodotti o procedure che abbiano un impatto su ruoli, gruppi, organizzazioni e quindi un radicale cambiamento delle competenze delle risorse aziendali. La chiave di una trasformazione digitale di successo è il miglioramento delle conoscenze e la formazione continua, anche in ottica di una maggiore collaborazione. Per un’innovazione su larga scala, è infatti determinante l’agilità di apprendimento, ovvero la capacità non solo di inventare, ma anche di condividere la conoscenza tra i componenti dell’azienda per consentire loro di collaborare in modo efficace ed efficiente, indipendentemente da dove si trovino.

Di fronte a una forza lavoro non adeguatamente preparata a gestire con padronanza i processi innovativi e gli strumenti digitali è necessario ragionare su cosa sia necessario modificare nei processi esistenti ed essere consapevoli che tale mutamento vada previsto in prevalenza sui percorsi formativi che coinvolgono le persone. Affinché la transizione digitale possa realizzarsi, è dunque fondamentale che sia accompagnata da un investimento nello sviluppo di skill e competenze della forza lavoro».

Come è possibile creare piani di sviluppo dei talenti?

«Investire sullo sviluppo dei talenti non è solo possibile, ma è sempre più necessario in un mercato del lavoro che evolve a ritmi sostenuti. Oggi più che mai viene chiesto ai dipendenti uno sforzo maggiore, devono essere in grado di assegnare significato a dati e situazioni non sempre note, di analizzare e confrontare contesti, di valutare l’azione migliore in funzione di un dato, di uno scenario o di un esito reso evidente grazie alla tecnologia. L’investimento che quindi l’azienda mette in campo deve essere volto allo sviluppo di skill e competenze tecniche specifiche per fornire alla forza lavoro gli strumenti per ottimizzare processi e risultati e crescere come individui e professionisti

A livello di soft skill, per esempio, è fondamentale lo sviluppo del pensiero analitico, inteso come abilità di pensare in maniera dettagliata, approfondita e sistematica per risolvere problemi. Anche l’apprendimento attivo, cioè la volontà di essere coinvolti attivamente in un processo di formazione con lo scopo di “costruire conoscenze” è una skill importante in un contesto altamente mutevole, così come l’intelligenza emotiva e l capacità di rapportarsi in modo efficace con le persone che fanno parte del proprio contesto lavorativo: colleghi, responsabili, clienti e fornitori.

Attraverso percorsi formativi realizzati sulle precise esigenze delle singole aziende, Challenge Network, realtà italiana leader nel corporate training e nella consulenza manageriale, è in grado di allenare e coltivare le competenze. Per farlo è fondamentale saper distinguere le esigenze e gli obiettivi di ogni azienda e proporre piani formativi su misura con modalità di erogazione in linea con le esigenze sempre in evoluzione del mercato del lavoro e delle persone, dove la formazione professionale si affianca all’offerta esperienziale».

Dalla teoria alla pratica. Challenge Network ha messo a punto un programma formativo su misura per Hewlett Packard Enterprise: quali sono i format innovativi che avete utilizzato in questo progetto?

«Per Hewlett Packard Enterprise – prosegue Santori – abbiamo lavorato su differenti temi innovativi e ritenuti centrali per la nova purpose dell’azienda, articolando il percorso formativo in due fasi: una prima più ispirazionale e motivazionale e una più verticale e mirata all’approccio commerciale. In primis abbiamo puntato sul mind coaching e sul rinforzo dell’immagine di sé e il superamento di limiti autoimposti, puntando su resilienza e proattività. Poi abbiamo lavorato sullo sviluppo della capacità di vedere nel cambiamento un’opportunità professionale portando i dipendenti a ottimizzare le attività sapendo intercettare gli interlocutori più giusti per il proprio obiettivo.

Altra tematica importante più verticale è stata quella legata alla servitization per il reparto vendite, vista come cambiamento strutturale che trasforma l’azienda in un sistema capace di vendere prodotti e servizi a valore integrati nel prodotto stesso, identificando i servizi come il tratto distintivo e non più accessorio dell’offerta. Abbiamo inoltre affrontato il tema del contract management per sviluppare la capacità di produrre contratti e offerte ad hoc chiare e comprensibili, che valorizzino i benefici dei servizi proposti. Infine, abbiamo realizzato un osservatorio sul mercato, fornendo gli strumenti per comprendere esigenze e pain points anche di altri settori merceologici, offrendo stimoli e dati utili a riflessioni più strategiche».

Da quale punto di partenza ha preso il via il progetto formativo di Challenge Network per HPE?

«Hewlett Packard Enterprise aveva avviato un dettagliato processo interno di raccolta delle esigenze formative dei dipendenti. A valle dell’analisi dei dati, ha collaborato con Challenge Network per l’organizzazione di un programma formativo di ampia diffusione, dedicato sia all’intera popolazione aziendale che a target specifici come la next generation o la forza vendite. Il tutto è stato organizzato in appuntamenti tematici online ed erogato da aprile a giugno 2022».

Il percorso nel dettaglio

Enrico Martines, Direttore Sviluppo e Innovazione Sociale di Hewlett Packard Enterprise, racconta nei particolari, con l’interessante punto di vista del “formato”, il percorso messo a punto per la sua azienda da Challenge Network. «L’obiettivo di questo programma formativo onlinedenominato “Next generation You” –, che ha portato a una trasformazione culturale e professionale all’interno di Hewlett Packard Enterprise, era quello di fornire ai dipendenti di HPE una serie di competenze mirate e attuali per affrontare le sfide del mondo aziendale in continua evoluzione, offrendo una soluzione personalizzata ed efficace per il miglioramento delle competenze professionali e personali dei partecipanti. Challenge Network, si è impegnata a garantire una formazione di alta qualità in linea con le esigenze specifiche dell’azienda. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire argomenti quali il mind coaching, la logica del modello XaaS come modello economico, la cybersecurity e la servitization, tra gli altri. ».

Qual è stato il punto di partenza dell’intero processo?

«La fase iniziale ha previsto un’analisi approfondita dei bisogni e delle esigenze dei partecipanti – prosegue Martines –, allo scopo di personalizzare al massimo i contenuti delle sessioni formative. Successivamente, sono state definite e concordate le tematiche e le attività specifiche del percorso, garantendo così una formazione mirata e di qualità. Durante le sessioni online, sono stati utilizzati diversi strumenti interattivi per coinvolgere attivamente i partecipanti. Tra questi, la possibilità di porre domande in tempo reale, la creazione di presentazioni interattive e la realizzazione di quiz e sondaggi. Inoltre, sono state previste esercitazioni individuali e di gruppo, permettendo ai partecipanti di mettere in pratica le competenze acquisite.

Come si è articolata la formazione? Come è stata veicolata?

«Il percorso formativo si è aperto con un incontro dedicato alla “Comunicazione della nuova purpose”, durante il quale sono state presentate le finalità del progetto e sono state raccolte le opinioni e gli spunti dei presenti. L’AD di HPE Claudio Bassoli ha aperto l’evento, seguito da interventi del Senior Trainer di Challenge Network e dal testimonial di eccezione Nicoletta Romanazzi. Oltre a essere una mental coach, Romanazzi ha lavorato con atleti di alto livello, tra cui i vincitori alle Olimpiadi di Tokyo 2020 come Marcell Jacobs (oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4×100 metri) e Luigi Busà (medaglia d’oro nel Karate Kumite) e collabora con aziende che desiderano applicare i principi del mental coaching e del miglioramento personale nel contesto lavorativo. I risultati ottenuti da questo percorso formativo sono stati estremamente positivi. I partecipanti hanno acquisito competenze e strumenti pratici da applicare nella loro vita lavorativa quotidiana, favorendo così una crescita professionale e un ambiente di lavoro più dinamico, promuovendo una cultura basata sull’audacia e sulla fiducia nelle proprie capacità».

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