Lavoro da casa, flessibilità, smart working: la risorsa più preziosa è il tempo

I servizi di welfare aziendale relativi alla conciliazione vita-lavoro sono quelli più richiesti: da donne e uomini, impiegati e dirigenti

lavoro da casa

Smart working, lavoro da casa e flessibilità oraria sono le voci di welfare aziendale più richieste e desiderate, dalle donne in primis, ma non solo. Sempre di più la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della famiglia sta diventando un tema con cui le aziende si confrontano con serietà per venire incontro alle esigenze di tutti i dipendenti, nella consapevolezza che i piani di welfare relativi al work life balance rappresentino uno strumento strategico di gestione del personale: sia per attrarre nuovi talenti, sia per trattenere quelli già dentro.

La conciliazione vita privata-lavoro è un tema caro, da sempre, alle donne a tutti i livelli professionali e di carriera: non solo operaie e impiegate ma anche manager che in linea teorica potrebbero godere di aiuti domestici. Secondo una ricerca commissionata da Manageritalia e realizzata da AstraRicerca insieme a Edenred, per la quasi totalità delle donne manager (92%) gli impegni famigliari sono “gravosi” e il 37% delle intervistate li considera addirittura “molto gravosi”, in pratica un doppio lavoro che si svolge dentro e fuori l’ufficio. A pesare di più sono la cura dei figli (71%), la cura dei genitori o di altri parenti anziani (41%) e quella di famigliari non autosufficienti (8%). Inoltre per il 60% delle manager gli impegni familiari condizionano l’attività lavorativa. È per questa ragione che il welfare aziendale si configura come uno strumento decisivo per sostenere le donne nel successo professionale e nelle giuste aspirazioni di carriera. Tra i servizi ritenuti più utili figurano al primo posto lo smart working e la possibilità di lavorare da casa (82%) e al secondo la flessibilità di orario di uscita e di entrata al lavoro (78%). A seguire nelle preferenze ci sono tutte le voci di sostegno famigliare, come il contributo allo studio del figli, il rimborso e i voucher per servizi di baby sitting, l’asilo aziendale e anche il maggiordomo aziendale per il pagamento delle bollette, lavanderia, eccetera.

Eppure da qualche tempo la questione del work life balance non riguarda più solo le donne, ma anche gli uomini, che per desiderio o necessità gestiscono i figli e la casa. Secondo una recente indagine Doxa l’urgenza dei neopapà nel rapporto con il proprio mestiere è di trovare un equilibrio tra vita e lavoro (39%) e una nuova organizzazione della vita quotidiana (28%). Il 65% di loro vorrebbe più tempo per stare con i propri figli e solo il 35% per alleggerire la compagna, il restante solo per il piacere di farlo. Infine, il 90% dei papà vorrebbe il part-time e il telelavoro quando i bambini sono piccoli.

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