Stipendi HR, quanto guadagnano i professionisti delle risorse umane

A quanto si attestano, nel 2021, gli stipendi dei professionisti che ricoprono funzioni HR, dai profili più junior a quelli senior? E, per quanto concerne i ruoli esecutivi, come differisce la retribuzione del Chief People Officer da settore a settore? A rivelarlo sono le analisi di Page Group, “Studi di retribuzione 2021” e “A guide to salaries and skills 2021”, dedicata ai ruoli executive.

Stipendi HR

Il ruolo dell’HR è stato fondamentale dall’inizio della pandemia nella relazione e gestione dei dipendenti e nell’orientare le organizzazioni a trovare il modo di adattarsi velocemente alla complessa realtà sanitaria ed economica. In un contesto di trasformazione digitale, inoltre, la funzione HR deve ripensare se stessa e supportare i nuovi orientamenti strategici e organizzativi dell’azienda.

Anche se è naturale che in momenti come questo ci sia particolare attenzione al cost controlling e alla gestione più hard delle tematiche HR, ricercare e ingaggiare talenti dovrebbe essere sempre la soluzione migliore. In un momento storico ed economico particolare come quello che stiamo tutt’oggi vivendo, queste sfide di attrazione talenti devono essere supportate da offerte competitive che tengano conto non solo dell’aspetto monetario ma da benefit quali welfare, flessibilità, benessere del dipendente oltre che da un piano di sviluppo delle competenze rafforzato e personalizzato per ogni dipendente. I benefit a lungo termine sono quelli che, spiegano gli analisti di Page Group, oggi sono decisivi per attrarre talenti.

Secondo l’analisi della multinazionale del recruiting, le professioni più richieste nell’HR sono – oltre alle figure manageriali essenziali per sostenere i cambiamenti in corso – proprio quelle di talent acquisition, anche nel campo della progettazione e supporto di percorsi di sviluppo delle posizioni, e di payroll specialist. Ma anche profili decisamente orientati al digitale, soprattutto per le figure più junior: HR Data Analyst, Community Manager, Data and Talent Technology Integrator, HR Marketing Manager, Chief Digital Training Officer.

L’oscillazione dei package retributivi dei ruoli apicali è maggiore rispetto ai profili più junior. Se la forbice retributiva per un direttore delle risorse umane va in media dai 70 mila ai 100 mila euro (al netto di benefit e variabile, così come per tutte le cifre di seguito riportate), il compenso di un HR Training & Development oscilla tra i 22 mila euro dei junior fino a due anni di esperienza e i 30 mila delle figure con più di 5 anni di lavoro alle spalle. Tra i responsabili delle varie aree specialistiche – Responsabile formazione, Responsabile amministrazione personale e payroll, Responsabile compensation e benefit, Responsabile sistemi informatici risorse umane, Responsabile sviluppo HR e gestione delle carriere – la differenza non supera i mai i 5-10 mila euro annui, con Ral che si attestano tra i 35 e i 45 mila per i ruoli middle e tra i 55 e i 65 mila per le figure più senior. Fa eccezione il ruolo ombrello di Responsabile risorse umane, che si attesta su una forbice tra i 45 mila e i 70 mila euro lordi annui in base alla seniority, mentre il ruolo con i compensi più alti – escludendo l’HRD – è quello del Responsabile relazioni sindacali e normative, che guadagna in media fino a 90 mila euro annui.

Analizzando invece le retribuzioni degli executive per settore, al netto dei benefit, le oscillazioni non sono così consistenti, attestandosi più o meno in tutti i settori tra i 90 mila euro lordi annui per le piccole realtà a più di 200 mila per le grandi company, con Mbo che oscillano da un minimo del 10% a un massimo del 30% nelle realtà più grandi. Fa eccezione il settore industriale, in cui in media un Chief People Officer guadagna tra i 90 e i 140 mila euro lordi annui in aziende più piccole e più di 240 mila nei grandi colossi industriali, cui si somma un 25-30% di variabile.

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