Al Festival del Lavoro Sostenibile 2024 prospettive concrete di sviluppo sostenibile

La sfida del futuro si gioca sulle scelte concrete di oggi. È partita da questo concetto la seconda edizione del Festival del Lavoro Sostenibile 2024, che il 14 maggio, ha fatto incontrare a Roma direttori delle risorse umane, istituzioni, sindacati ed esperti per esplorare soluzioni concrete verso una people strategy realmente sostenibile

resoconto Festival del Lavoro sostenibile 2024

Cosa può fare oggi una direzione HR per generare un cambiamento che impatti sulle dimensioni della sostenibilità in concreto? Questa la domanda che ha guidato la seconda edizione del Festival del Lavoro Sostenibile 2024, promosso da HR Link, Digital Horizon e Asvis, con il patrocinio di AIDP-associazione italiana direzione personale.

Una giornata intensa che, il 14 maggio 2024 presso l’Hotel Quirinale di Roma, ha visto direttori delle risorse umane, istituzioni, sindacati ed esperti confrontarsi sulle questioni più strategiche e attuali del mondo del lavoro in ottica sostenibile, soprattutto dal punto di vista sociale e ha visto la presentazione delle soluzioni proposte direttamente a Walter Rizzetto, Presidente dell’11esima commissione lavoro pubblico e privati della Camera dei Deputati.

Intelligenza artificiale, occupazione, parti sociali, invecchiamento della popolazione, generazione Z, skilling e welfare sono stati alcuni dei temi sotto la lente, con un approccio che ha voluto guardare oltre la responsabilità sociale d’impresa esplicitata dei bilanci aziendali, per individuare le scelte che portano a soluzioni concrete verso un nuovo equilibrio per l’ecosistema. Dall’evento è emerso un documento di sintesi che offre un’analisi dettagliata e prospettive concrete di sviluppo sostenibile per chi è attento al capitale umano e alla sostenibilità.

L’importanza del confronto

L’apertura dei lavori è stata affidata a Sara Cirone, Referente AIDP sostenibilità, che ha rappresentato la voce dei direttori del personale italiani, mentre il focus è andato sulle possibili soluzioni “win-win” per aziende e lavoratori per mettere a punto strategie e modelli di sostenibilità del lavoro, durante la tavola rotonda alla quale hanno preso parte Francesco Delzio, Consigliere  Amministrazione Sviluppo Lavoro Italia, Professore LUISS e SNA, Fondatore e CEO Digital Horizon e Autore  “L’era del Lavoro Libero” (Rubbettino), Mattia Pirulli, Segretario Confederale CISL e Gianluca Grondona, Chief HR, Organizzazione & Systems Officer, Webuild. 

Lo sguardo è stato rivolto in particolare a giovani e cambiamento. “La generazione Z sta cambiando le regole del gioco” è stata la riflessione di Delzio durante la tavola rotonda. “Quello che intuisco intervistando i miei ragazzi ogni giorno in università, è il desiderio – anche quando partono dai ruoli più bassi sulla scala gerarchica –  di non sentirsi solo dei numeri, ma di essere fin da subito riconoscibili per il loro apporto all’azienda”.

“A essere cambiata moltissimo – ha aggiunto Grondona – è la demografia aziendale. Oggi ci sono molte generazioni all’interno delle aziende, con bisogni molto differenti. Inoltre, mentre prima si sognava la sicurezza, oggi i giovani hanno capito che possono ottenerla principalmente attraverso la loro capacità imprenditoriale”. 

“Se intervistiamo soprattutto i giovani che devono ancora entrare nel mondo del lavoro, scopriremo che non disdegnano la figura del lavoro autonomo e un concetto diverso di lavoro“, ha sottolineato Pirulli. “Anche all’interno dei luoghi di lavoro, il fenomeno dello smart working evidenzia una concezione diversa del luogo di lavoro.”

Dalla tavola rotonda è emerso chiaramente lo scollamento tra le esigenze di riconoscimento delle persone a lavoro e la mancanza, come riportato da Delzio, “ancora di  molti strumenti di engagement, di coinvolgimento dei lavoratori all’interno delle aziende, il ragionamento sulla partecipazione fa parte di questo grande tema da affrontare.”. Il tema della partecipazione dei dipendenti all’impresa è anche alla base della proposta CISL citata da Pirulli e ora in una fase attiva di vaglio da parte delle istituzioni.

Il futuro del lavoro

Durante l’evento è stata presentata in esclusiva  la ricerca di Ipsos Il futuro del lavoro: viaggio attraverso la percezione nell’Italia di oggi. Attraverso i dati, il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, intervistato dalla giornalista economica di Repubblica, Rosaria Amato, ha guidato i partecipanti nell’analisi dei nuovi bisogni dei lavoratori e delle esigenze delle imprese.

“Il lavoro occupa una posizione di grandissimo rilievo, perché soprattutto le aziende medio-grandi sono consapevoli delle aspettative crescenti che i cittadini hanno nei loro confronti. Una buona reputazione è sempre guidata dal modo in cui le aziende considerano i propri lavoratori e dalla loro capacità di attrarre e trattenere talenti”, ha spiegato Nando Pagnoncelli, introducendo la ricerca.

Solution matching

Le solution matching delle sessioni di lavoro sono state presentate a Walter Rizzetto, che le ha valutate assieme ai principali conduttori dei tavoli tra cui, Cetti  Galante, Ceo di Intoo, e Marco Amicucci, Ceo di Skilla, condotti da Maria Soave, giornalista tg1.

“I cambiamenti saranno sempre più veloci nel mondo del lavoro e la  politica deve stare al passo con questi ritmi. Saranno quindi le aziende che verranno a trovarci a farci capire  come la politica può correre agli stessi ritmi delle trasformazioni” ha commentato Rizzetto.

A Delzio il compito di tirare le fila: “Con il Festival del Lavoro Sostenibile abbiamo fatto un doppio esperimento: abbiamo messo in  contatto i direttori HR con rappresentanti delle istituzioni disponibili ad ascoltare e abbiamo fatto sedere allo  stesso tavolo sindacati e aziende per parlare dello sviluppo sostenibile del lavoro”.

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