Coopervice è uno dei principali player italiani nell’ambito dei servizi di facility, con circa 17.000 dipendenti diretti e oltre 26.000 nel Gruppo. Ha reso strutturale lo smart working nell’ambito di un più ampio progetto di trasformazione e cambiamento della cultura organizzativa. Ne parliamo con Andrea Paoli, Hr director di Coopservice.
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“Oltre lo smart working”, modelli per una cultura del lavoro davvero “intelligente”
Lo smart working, balzato agli onori della cronaca “grazie” alla pandemia, viene spesso erroneamente inteso meramente nella sua accezione “remota” ed emergenziale. Nel volume “Oltre lo smart working” – edito da Franco Angeli e che raccoglie l’esperienza dell’ultima edizione dell’evento Smart Working Day – Franco Amicucci, Gabriele Gabrielli, Paolo Iacci e Luca Solari accendono invece i riflettori sulle potenzialità, appunto, “smart”. Ovvero nuove modalità agili, flessibili e sostenibili da integrare nella cultura del lavoro italiana per impattare positivamente l’organizzazione aziendale e la qualità della vita dei lavoratori.
Smart working, ecco cosa è cambiato da settembre
Si torna a quanto previsto dalla legge 81 del 2017 in materia di lavoro agile, ovvero alla necessità di un accordo individuale per regolare lo smart working, ma il Ministero del Lavoro ha prorogato una norma prevista dal dl Semplificazioni in grado di facilitare significativamente il compito degli uffici del personale: la possibilità di comunicare solo gli estremi dei lavoratori interessati dalla modalità ‘smart’ senza dover ricorrere all'invio dei singoli accordi individuali. Deroga anche a favore dei lavoratori fragili e dei genitori under 14, per i quali il lavoro agile è prorogato fino al 31 dicembre.
Smart working, secondo Digital coach resterà anche nel post pandemia
Secondo una survey rivolta a professionisti HR realizzata da Digital Coach, scuola di formazione professionale specializzata nel digital marketing, il 75,5% degli intervistati in aziende medio-grandi è convinto che lo smart working possa migliorare la gestione del lavoro. La possibilità di organizzazione flessibile e maggiore equilibrio vita/lavoro (80%) sono gli elementi ritenuti più importanti dagli intervistati.
Smart working semplificato per tutta l’estate, la proroga fino al 31 agosto
Un emendamento al decreto riaperture approvato in Commissione Affari Sociali alla Camera proroga al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili, con altri tre mesi per la comunicazione semplificata dei lavoratori in smart da parte delle aziende del privato. Contestualmente anche la proroga al diritto allo smart working per i genitori di figli con fragilità.
Smart working, resta la modalità semplificata sino al 30 giugno 2022. Accordi individuali a partire dal prossimo 1° luglio.
Dietrofront del Governo in materia di disciplina del lavoro agile: nonostante la cessazione dello stato di emergenza al 31 marzo, lo smart working rimane in modalità semplificata sino al 30 giugno 2022. Solo a partire dal 1° luglio si tornerà al modello tradizionale di cui alla L. n. 81/2017 e sarà pertanto necessario stipulare accordi individuali con i lavoratori adibiti a lavoro agile.
Super green pass over 50, le perplessità nel caso di chi lavora in smart working
In vigore da metà febbraio l’obbligo di green pass rafforzato (da vaccinazione o guarigione) per gli over 50 che vogliono accedere ai luoghi di lavoro, mentre per i lavoratori under 50 resta in vigore l'obbligo di green pass base, rilasciato anche a fronte di un tampone negativo, molecolare o antigenico. Le novità riguardano anche i lavoratori in modalità agile, che – secondo le interpretazioni prevalenti della norma – non possono ricorrere allo strumento per aggirare gli obblighi di legge.
«Lo smart working contro la denatalità del Paese»
L’avvocato Cafiero: «Ma che non sia solo per le donne; dovrà servire a ridistribuire le responsabilità»
Smart working: flessibile, non equo
Dai dati riportati dal Report Smart Working – indagine condotta dallo studio Cafiero-Pezzali per la Ministra Elena Bonetti, presentata nel corso dell’ultima edizione di Smart Working Day – emerge, tra le altre cose, la persistenza delle iniquità sul posto di lavoro, anche quando questo diventa virtuale. A essere penalizzate sono ancora una volta le donne: 99 mila hanno abbandonato il proprio impiego nel 2020 per esigenze legate alla famiglia, mentre la scelta dello smart working si dimostra non efficace per rilanciare la leadership. Abbiamo approfondito i risultati del report con l’avv. Paola Pezzali, tra criticità emerse, best practice delle aziende intervistate e proposte al Governo.
Merito, smart working e umanità: ecco la grammatica del nuovo mondo
Con il suo nuovo libro, ‘Grammatica del nuovo mondo’, Filippo Poletti ripercorre le parole che hanno segnato i due anni di pandemia, da quelle che hanno cambiato significato a quelle che sono entrate nell’immaginario comune, così come nel lessico aziendale e delle risorse umane.