4.Manager ha costituito un proprio Osservatorio con l’obiettivo di individuare e analizzare i trend che condizionano l’evolvere delle competenze manageriali del nostro Paese, relativi sia all’aspetto economico, sia a quello socio-culturale, monitorando anche le buone pratiche nel campo del welfare aziendale. Grazie all’elaborazione dei vari dati, l’Osservatorio riesce a redigere una mappatura continua del rapporto tra la domanda e l’offerta di competenze manageriali, individuando anche i gap e gli eventuali fattori di attrito. L’Osservatorio, inoltre, coordina un network di organismi istituzionali, università e centri-studi al fine di costruire possibili sinergie, oltre ad attivare focus per lo sviluppo delle PMI e del capitale manageriale.
Author: Redazione HR LINK
Rafforzare il rapporto mondo del lavoro-scuola per creare una talent acquisition sostenibile
Il mercato del lavoro richiede un intervento molto rapido legato alla creazione di un pool che permetta una talent acquisition sostenibile, ovvero basata sulla creazione di un rapporto solido tra lavoro e scuola. In questo contesto, le aziende devono lavorare assieme con un focus sul mondo dell’educazione e della formazione, per creare un principio onnicomprensivo e agire sulla cultura. Ne abbiamo parlato con Gualtiero Mago, Group Vice President Italy Human Resources STMicroelectronics, durante l’ultima edizione di Officina Risorse Umane.
Diversity e inclusion: abbattere le barriere creando un percorso culturale condiviso
Con Anna Maria Testa, HR Director Infocert, abbiamo discusso di D&I e di cultura aziendale, partendo dall’assunto che ogni industry merita un approccio personale e differenziato al tema.
Un ruolo importante è indubbiamente giocato dal leadership team, ma non solo: le iniziative di diversity devono scaturire dal basso, coinvolgendo le persone insieme alle loro famiglie. ll compito dell’HR manager è quindi quello di intervenire nelle scuole, agevolare l’incontro di competenze differenti con il mondo del lavoro e di coinvolgere attivamente sia il management sia le persone, lavorando su un percorso culturale condiviso, dove inserire le iniziative specifiche per abbattere le barriere culturali.
Incentivi: la risposta ai problemi di talent attraction e retention
Come attrarre talenti e trattenerli all’interno dell’azienda? Per Claudio Allievi, presidente e co-founder di K-Rev, la risposta è investire sul benessere aziendale, ma resta fondamentale anche l’aspetto degli incentivi. Nel corso dell’ultima edizione di Officina Risorse Umane, sono state individuate tre proposte da portare al Governo: la detassazione di tutto ciò che l’azienda dà in più al dipendente, una revisione dei contratti a termine senza causalità – portandoli da 12 a 24 mesi ed estendendo il limite massimo a 36 mesi – e, infine, una proposta per tutto ciò che riguarda bonus, incentivi all’esodo e riscatto degli anni di laurea.
Diversità e inclusione come patrimonio culturale diffuso
Negli ultimi anni, le emergenze sanitarie hanno avuto la priorità a discapito di temi quali la diversità e l’inclusione. È ora di prendere coscienza delle urgenze in tema di D&I ed elevare questi temi a patrimonio diffuso. La riflessione di Tiziano Minuti, responsabile HR e Comunicazione Caronte Tourist, si focalizza sulla necessità di superare l’approccio parziale del lavoro a favore della condivisione, di un maggior investimento nella formazione e della necessità di sostegni normativi e finanziari, soprattutto per le aziende del Mezzogiorno che decidono di misurarsi su questo terreno.
Aumentano le dimissioni volontarie: il fenomeno della “great resignation” è arrivato anche in Italia?
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diffuso la nota relativa al III trimestre 2022: sono aumentati i licenziamenti, ma anche le dimissioni. A dimettersi volontariamente sono di più le donne, mentre sul fronte dell'attivazione di contratti, la crescita da luglio a settembre 2022 è dell’1,3%. Sembra quasi un paradosso: con l’inflazione alle stelle gli italiani lasciano il lavoro. Viene da chiedersi: “Anche in Italia sta arrivando il fenomeno che negli USA viene definito great resignation?” Ecco gli ultimi dati.
Cresce la richiesta di laureati, ma quasi uno su due è introvabile.
Il nuovo anno si è aperto con un trend positivo per il mondo del lavoro. Il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, parla di 504 mila lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre 2023, al quale si somma una crescente richiesta di laureati. Buone notizie, o forse no… già nel 2022 un laureato su due è risultato introvabile, mentre le aziende combattono ogni giorno contro lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze.
Tra mancanza di competenze e di personale: le questioni urgenti del settore navale
Oggi nel settore navale le questioni HR più urgenti sono la mancanza di competenze e il mismatch tra domanda e offerta. Rodolfo Magosso, direttore Risorse Umane e Relazioni Industriali Ignazio Messina & C, non ha dubbi: nel settore dello shipping paradossalmente la classica eccedenza di offerta nei confronti della domanda si è ribaltata e le compagnie di navigazione hanno grossa difficoltà nel trovare personale quale marinai, ma anche camerieri, cuochi e addetti alla camera per le navi da crociera. Un fenomeno recentissimo, al quale si somma l’urgenza delle competenze. L’incedere della digitalizzazione sta, infatti, impregnando sempre più anche il mondo portuale e sta diventando fondamentale un approccio digitale agli strumenti di lavoro.
Flessibilità e crescita professionale, le sfide per il recruiting
L’analisi di Mauro Ghilardi, Chief People and Transformation Officer di A2A, sull’attrattività delle organizzazioni nei contesti fortemente competitivi: «La difficoltà a trovare personale, in tutti i ruoli, è il problema principale di tutti. Dobbiamo recuperare i tanti Neet che non sono disponibili sul mercato del lavoro e lavorare per aumentare la percentuale di donne negli ambiti STEM».
Non solo HR manager vecchio stampo: il boost alla carriera passa attraverso un Master in HR Temporary Management
Diventare HR Temporary o HR Fractional Manager è una opportunità professionale sempre più richiesta dal mercato, in particolar modo per crescere e gestire processi diversificati all’interno delle PMI. Una figura necessaria a tal punto da richiedere competenze una formazione specifica.