La Certificazione della Parità di Genere, messa a punto da Winning Women Institute, assegnata alle aziende che più si sono distinte in tema di pari dignità tra uomo e donna. In Italia c’è ancora molto da fare: la parità è un tema etico ma anche economico: con più donne al lavoro si creerebbero contesti positivi e ci sarebbe una decisa crescita del Pil.
Author: Redazione HR LINK
Donne e STEM, la strada per la parità è ancora lunga
In queste materie c’è ancora una forte prevalenza di laureati uomini: il top a Ingegneria, dove i maschi sono il 74%. A cinque anni dal conseguimento del titolo, la percentuale degli uomini con un lavoro è superiore rispetto a quella delle donne e il pay gap, a parità di ore lavorate, è del 16,5%. Circa 250 euro in meno al mese per le donne.
La busta paga non soddisfa gli italiani, meglio col salario variabile
L’indice di soddisfazione dei lavoratori italiani rispetto alla loro retribuzione resta negativo per il quarto anno consecutivo: 4,1 su una scala da 1 a 10. L’indagine condotta da Job pricing evidenzia una maggiore soddisfazione quando la retribuzione è ibrida, fisso più variabile, e c’è meritocrazia. Secondo gli intervistati, per un salario giusto servirebbe un aumento del 25%.
Capitale psicologico e skill 4.0 sono il vero petrolio delle imprese
I progetti di Ernst&Young a supporto delle imprese che vogliono riorientare il proprio business in chiave digitale, investire in formazione o dare la caccia ai talenti con caratteristiche vincenti nell’economia 4.0: non solo le competenze hard, ma serve un metodo scientifico per valutare anche aspetti quali la resilienza, l’ottimismo, la proattività.
Il whistleblowing passa per le tecnologie che garantiscono l’anonimato
Un primo bilancio a due anni dall’entrata in vigore dalla norma che ha introdotto nell’ordinamento italiano la tutela della “soffiata”. Le imprese puntano su sportelli online con software open source per consentire la non tracciabilità di chi fa segnalazioni. Rapporto dell’Anticorruzione: in crescita il numero di gole profonde.
Il lavoro da immaginare: ecco i mestieri che faranno i nostri figli
Digitale, blockchain e big data sono le competenze principali per trovare un’occupazione nei prossimi anni. Molti lavori che faranno i nostri figli oggi non esistono. Ecco i sei mestieri che emergeranno nei prossimi anni secondo il World Economic Forum. Ricerca di LinkedIn sul sentiment dei recruiter: i lavoratori italiani hanno poche competenze digitali.
Corporate family responsibility, un premio e un indice per l’impresa pro famiglia
L’indicatore ideato dalla Fabbrica per l’Eccellenza della Compagnia delle Opere con l’obiettivo di farlo diventare un benchmark di riferimento pubblico per stimolare iniziative di work life balance. L’Italia è indietro rispetto all’Europa soprattutto per ritardi di natura culturale. Il primo riconoscimento è stato assegnato a Ici Caldaie.
L’impresa che attrae è quella che ha una reputazione
La classifica redatta del Reputation Institute: al top in Italia ci sono Ferrari e Brembo. Nel mondo i datori di lavoro più ambiti sono quelli che esprimono valori progressisti, mettono al centro la sostenibilità e l’etica di impresa. Lo stipendio non è l’unico fattore che determina la scelta lavorativa dei talenti.
Quota 100, non solo: ecco cinque possibilità per anticipare la pensione
Si è parlato soprattutto di quota 100 e, in passato, della Riforma Fornero, che ha allungato l’età lavorativa prima di poter andare in pensione. Ma ci sono diversi strumenti che consentono di lasciare il lavoro in anticipo rispetto all’età standard stabilità per la pensione di anzianità. Ecco quali.
Una strategia efficace per vincere la war of talent
Quattro consigli per trattenere nell’organizzazione i migliori talenti, le “star” a cui va attribuito la maggior parte del merito dei risultati raggiunti: individui intelligenti, simpatici e con alta etica del lavoro. La parola d’ordine è trasparenza, far sapere a tutti chi sono i dipendenti “vitali”. Il denaro non basta per creare rapporti di lunga durata.