Nonostante le normative cambino periodicamente con l'avvicendarsi delle forze politiche al governo – con uno sguardo spesso di breve periodo – i paradigmi del lavoro sono rimasti sostanzialmente gli stessi dagli anni '70. Ma a fronte di un mercato profondamente cambiato, anche lo statuto del lavoro va ripensato, costruendo nuovi istituti che tengano conto delle nuove esigenze, tanto dei lavoratori quanto delle imprese. Un cambiamento che potrà avvenire solo grazie all'azione congiunta di tutti gli stakeholder: imprenditori, direttori delle risorse umane, sindacati. Questa l'analisi di Alessandro Paone, Partner di LabLaw.
Categoria: <span>Diritto del Lavoro</span>
Dal PNRR l’occasione per mettere finalmente a terra le politiche attive per il lavoro
Dal PNRR stanno arrivando enormi opportunità per il rilancio del mercato, ma tutto il mondo del lavoro è all'erta, nel timore che – come accaduto in passato – tutto si risolva in un nulla di fatto. Del resto il tema degli ammortizzatori sociali, quello della formazione e soprattutto quello delle politiche attive sono da tempo in cima alla lista delle priorità. Francesco Rotondi, Managing Partner di LabLaw, ha tracciato un quadro degli interventi più urgenti nell'ambito della prima edizione di Officina Risorse Umane.
Nuovi diritti e nuovi modelli per i lavoratori agili
Lavoro da remoto, diritto alla disconnessione, contratti collettivi, privacy, sicurezza. Quali sono i temi più urgenti nell’agenda delle aziende e della PA, quando si tratta di lavoro agile? Quali le aree non ancora protette? A queste domande si è cercato di dare risposta nel corso dell'ultima edizione di Smart Working Day. Per scattare una fotografia di quanto emerso, abbiamo raccolto alcune sollecitazioni da tre dei protagonisti dell'iniziativa: Sergio Alberto Codella, avvocato giuslavorista specializzato in lavoro agile, Marco Carlomagno, Segretario generale FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, e Nicola Ladisa, HR & Organization Director della Holding De Agostini.
Riformare lo Statuto dei lavoratori per stare al passo con uno scenario profondamente cambiato: così evolve il mercato secondo gli HR di Officina Risorse Umane
Se il mercato cambia, devono cambiare anche le organizzazioni, tenendo conto delle persone al loro interno. Per farlo sono necessari nuovi istituti – che integrino e superino lo Statuto dei lavoratori – con un filo rosso comune: la formazione in quanto leva che unisce scuola e lavoro, ma anche strumento fondamentale per gestire le transizioni occupazionali. Queste le priorità sul tema Mercato del lavoro secondo gli HR che hanno preso parte alla prima edizione di Officina Risorse Umane.
«Lo smart working contro la denatalità del Paese»
L’avvocato Cafiero: «Ma che non sia solo per le donne; dovrà servire a ridistribuire le responsabilità»
Super green pass e lavoro, si va verso l’ipotesi dell’obbligatorietà
In settimana il Consiglio dei Ministri deciderà se estendere a pubblico e privato
Smart working: flessibile, non equo
Dai dati riportati dal Report Smart Working – indagine condotta dallo studio Cafiero-Pezzali per la Ministra Elena Bonetti, presentata nel corso dell’ultima edizione di Smart Working Day – emerge, tra le altre cose, la persistenza delle iniquità sul posto di lavoro, anche quando questo diventa virtuale. A essere penalizzate sono ancora una volta le donne: 99 mila hanno abbandonato il proprio impiego nel 2020 per esigenze legate alla famiglia, mentre la scelta dello smart working si dimostra non efficace per rilanciare la leadership. Abbiamo approfondito i risultati del report con l’avv. Paola Pezzali, tra criticità emerse, best practice delle aziende intervistate e proposte al Governo.
Smart working, Governo e parti sociali dettano le nuove linee di indirizzo
Il Protocollo prevede l’accordo individuale e l’adesione su base volontaria.
«Bene il salario minimo, ma definendo regole uguali per tutti e ragionando sulle mansioni»
Fabio Nebbia, Hr di Coopservice: «Non può esistere trattamento diverso per ruoli affini»
«La Costituzione parla chiaro: lavoro dignitoso per tutti, non c’è bisogno del salario minimo»
Bottaro, Hr di Avio spa: «La strada migliore? Estendere la contrattazione collettiva»