La strada per la parità di genere in Italia è ancora lunga, basti pensare che – come già illustrato da HR Link negli scorsi mesi - oltre un’azienda su tre nega o banalizza le politiche sulla diversità. Leggendo gli ultimi dati Istat il panorama non cambia. Ma come si può realmente combattere il gender gap nel mercato del lavoro? Quali devono possono essere le soluzioni? Le quote rosa della legge Golfo-Mosca del 2012 non bastano, serve uno sforzo sinergico tra pubblico e privato. Oltre che politiche aziendali innovative e nuovi metodi di selezione come il blind recruitment.
Author: Redazione HR LINK
La partnership tra CEO e Chief HR Officer: quando business strategy e people strategy si fondono
Per arrivare a solidi risultati di profittabilità, oggi i CEO sono chiamati a comprendere quanto sia indispensabile attribuire la giusta autorità al CHRO. Il risultato è il passaggio della funzione HR da “presidio del personale” a “centralità nel business”, creando un triumvirato al vertice che vede protagonisti il CEO, CFO e CHRO.
Competenze del futuro, dobbiamo partire da un linguaggio comune
Quella digitale è la più grande rivoluzione industriale che l’uomo abbia mai vissuto.
Dall’intelligenza digitale, all'high performance computing, fino all’internet delle cose, tutte tecnologie talmente penetranti da far diventare ciò che sembrava fantascienza fino a ieri,
una quotidianità per tutti noi.
Per riuscire a sfruttare al meglio questo patrimonio sono necessarie competenze.
Ne abbiamo parlato con Enrico Martines, Direttore Sviluppo e Innovazione sociale HPE, che ha evidenziato la necessità di lavorare nella direzione di creare un partenariato pubblico-privato per sostenere lo sviluppo delle competenze, a partire dalla costituzione di un linguaggio comune sulle professionalità del futuro.
Diventa urgente un intervento sul cuneo fiscale: le aziende italiane non più possono perdere competitività in termini di employee retention rate
L’appuntamento di Officina Risorse Umane è stato un’occasione per sensibilizzare la politica su quelle che sono le problematiche reali del mondo del lavoro oggi in Italia.
Ne abbiamo parlato con Gianluca Dardato, Chief HR Officer Esaote, il quale ha sottolineato come le situazioni più urgenti da affrontare siano quelle della pressione fiscale e della perdita del potere di acquisto per i lavoratori, nonché la conseguente perdita di retention rate delle imprese italiane a livello globale delle proprie risorse migliori. La soluzione? È ormai improrogabile un intervento sul cuneo fiscale.
SOS manager e lavoratori, l’importanza del sostegno psicologico in azienda
Che il bisogno di sostegno psicologico sia aumentato esponenzialmente a causa del vissuto della pandemia è evidente, ma, ancor prima delle turbolenze psicologiche causate dal Covid-19, le dinamiche di Industria 4.0 e le rapide evoluzioni in atto nel mondo del lavoro hanno destabilizzato profondamente i lavoratori, ma anche i manager. Tensioni, paure, incertezze, frustrazioni, iper-connessione, incertezza, instabilità sono entrati sempre più prepotentemente nel vissuto di ciascuno sul lavoro, portando le imprese più illuminate a offrire tra i servizi di welfare anche il sostegno psicologico. Ma quali sono le problematiche più comuni che manager e lavoratori si trovano ad affrontare? Qual è il modo migliore per affrontarle? In che modo la consulenza psicologica può aiutare? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Primerano, psicologo e coordinatore del team di professionisti del SOS Manager, di Manageritalia Lombardia.
Smart Working Day 2023, il secondo appuntamento è a Roma martedì 14 marzo
Dopo il successo dell’edizione milanese, l’evento punto di riferimento per le tematiche legate al lavoro agile torna a Roma con un approfondimento speciale su una tematica di estrema attualità: le ChatGPT. Cosa sono? Perché ne abbiamo paura e in che modo riguardano le HR? Il 14 marzo l’appuntamento romano di Smart Working Day 2023 sarà l’occasione per parlare di questo e della trasformazione agile nelle aziende. Ecco come iscriversi.
Solo trovando occasioni di confronto si cresce nel mercato del lavoro
Secondo Renato Benzi, Responsabile Risorse Umane AISM, una delle urgenze nell’agenda degli operatori HR è quella di trovare sinergie tra pubblico, privato e terzo settore. Solo in questo modo si può ottenere la collaborazione necessaria per la crescita professionale delle persone, che non deve essere intesa solamente come una tematica formativa, ma anche come intrinsecamente legata ai temi del supporto, dell’affiancamento e - soprattutto - del confronto.
Nel sistema paese troppo spesso si pensa a fare nell'immediato e non in ottica di lungo periodo: sguardo lungimirante e confronto sono le uniche soluzione per far crescere il mercato del lavoro con valore
Efficienza del mercato del lavoro: quali strumenti per gli operatori delle HR
Al tavolo dedicato al mercato del lavoro dell’ultima edizione di Officina Risorse Umane si è parlato di un tema caldo quale l’efficienza del mercato stesso.
Pietro Scrimieri, Direttore Risorse Umane e Organizzazione Acquedotto Pugliese, ha evidenziato come sia necessaria una capacità costante di rendimento delle competenze e una attitudine ad attrarre i talenti, unitamente ad una competitività sul loro costo in ottica non solo italiana, ma anche europea e globale. Nel commento sono stati evidenziati punti di miglioramento e possibili soluzioni con l’obiettivo di incrementare le performance del mercato del lavoro a fronte di un dialogo fruttuoso con le istituzioni.
Quando il buon leader mette al centro le persone
Leadership significa sapere ingaggiare, motivare e contribuire allo sviluppo delle persone all’interno dell’organizzazione aziendale. Ancora oggi troppo spesso ci si trova in una situazione di distanza tra il management e i dipendenti: la soluzione per avvicinare questi due mondi e creare una realtà coesa è il buon leader.
Il buon leader, sottolinea Gianpiero Tufilli, HR Director Tales Group, è colui che conosce le reali esigenze delle persone e le mette al centro di tutte le attività aziendali: solo in questo modo le capacità e le qualità individuali emergeranno e il leader potrà tenerne conto per costruire un team di successo.
Quando il buon leader mette al centro le persone
Leadership significa sapere ingaggiare, motivare e contribuire allo sviluppo delle persone all’interno dell’organizzazione aziendale. Ancora oggi troppo spesso ci si trova in una situazione di distanza tra il management e i dipendenti: la soluzione per avvicinare questi due mondi e creare una realtà coesa è il buon leader.
Il buon leader, sottolinea Gianpiero Tufilli, HR Director Tales Group, è colui che conosce le reali esigenze delle persone e le mette al centro di tutte le attività aziendali: solo in questo modo le capacità e le qualità individuali emergeranno e il leader potrà tenerne conto per costruire un team di successo.