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Reskilling, servono azioni a livello centrale e di filiera
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Reskilling, servono azioni a livello centrale e di filiera

I processi di upskilling e reskilling rappresentano una grande opportunità per il nostro Paese, ma occorrono interventi mirati per superare ciò che ancora non funziona a livello di sistema. La soluzione è agire non sulla singola impresa ma a livello di filiera, sostenendo le istituzioni pubbliche deputate alla formazione – i centri per l'impiego – a svolgere efficacemente la propria funzione. È l’opinione di Rodolfo Magosso, Direttore Risorse Umane e Relazioni Industriali Ignazio Messina & C intervistato nel corso della prima edizione di Officina Risorse Umane.

Come si muove il mercato del lavoro: nuovi contratti, licenziamenti e gender gap
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Come si muove il mercato del lavoro: nuovi contratti, licenziamenti e gender gap

Secondo l’ultima Nota sul mercato del lavoro redatta congiuntamente dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Banca d’Italia e Anpal, il 2021 si è chiuso sotto il segno più. Prosegue il recupero dell’occupazione dipendente, rafforzata nel secondo semestre dalla crescita delle assunzioni a tempo indeterminato, mentre i licenziamenti si attestano su livelli modesti, riflettendo verosimilmente esuberi già previsti nei mesi precedenti. Non sono ancora riassorbiti i divari di genere, soprattutto a causa della minore domanda di lavoro di tipo permanente: le donne incidono solo per un terzo sul saldo delle posizioni a tempo indeterminato, nonostante rappresentino circa il 42 per cento della forza lavoro.

Il tempo dell’intelligent HR
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Il tempo dell’intelligent HR

L'Italia è sempre stata molto evoluta sotto il profilo delle risorse umane, ma ora il contesto sta cambiando ad altissima velocità: i talenti possono scegliere – anche a livello globale – l'azienda per cui lavorare, e questo impone agli HR di cambiare il proprio modo di pensare e agire, utilizzando i dati per prendere decisioni strategiche che supportino il business. Questa l'opinione di Gualtiero Mago, Group Vice President Italy Human Resources di STMicroelectronics intervistato nel corso della prima edizione di Officina Risorse Umane.

Dal PNRR l’occasione per mettere finalmente a terra le politiche attive per il lavoro
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Dal PNRR l’occasione per mettere finalmente a terra le politiche attive per il lavoro

Dal PNRR stanno arrivando enormi opportunità per il rilancio del mercato, ma tutto il mondo del lavoro è all'erta, nel timore che – come accaduto in passato – tutto si risolva in un nulla di fatto. Del resto il tema degli ammortizzatori sociali, quello della formazione e soprattutto quello delle politiche attive sono da tempo in cima alla lista delle priorità. Francesco Rotondi, Managing Partner di LabLaw, ha tracciato un quadro degli interventi più urgenti nell'ambito della prima edizione di Officina Risorse Umane.

Torna la classifica Top Employers, 131 imprese italiane hanno raggiunto la certificazione
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Torna la classifica Top Employers, 131 imprese italiane hanno raggiunto la certificazione

Dalle aziende manifatturiere a quelle dedicate ai servizi, dalle banche alle compagnie di assicurazione, l’ente certificatore assegna il riconoscimento alle imprese che si sono distinte per politiche HR focalizzate sulla crescita professionale e personale e sul benessere dei lavoratori. In classifica nomi come Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Nexi, Accenture, Generali, Allianz, Axa, Itas, Ferrari, Lamborghini, Philip Morris Italia, Coca-Cola Hbc Italia, Hera, Iren, Windtre, Vodafone.

4 milioni di euro per le aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come temporary manager
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4 milioni di euro per le aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come temporary manager

4.Manager lancia “Rinascita manageriale”, un’iniziativa di politica attiva per il rilancio del Paese. Il progetto prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro, sotto forma di rimborso spese, a favore delle aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come Temporary manager in settori considerati strategici: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export.

Un patto generazionale per rilanciare il Paese
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Un patto generazionale per rilanciare il Paese

In un mondo liquido, sempre più plasmato dalla discontinuità dell’emergenza sanitaria, occorre definire un nuovo statuto della persona per il lavoro, che superi legislazioni obsolete per costruire modelli solidali, capaci di colmare il gap tra aree protette e altre non tutelate. Con un occhio di riguardo ai giovani e alla definizione di un rinnovato patto generazionale. Questa la visione di Guido Stratta, Direttore Personale & Organizzazione di Enel Group, intervistato nell'ambito della prima edizione di Officina Risorse Umane.

L’umanesimo del rinascimento digitale
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L’umanesimo del rinascimento digitale

A fronte di un mercato in pieno stravolgimento, anche a causa del virus, le persone sono più che mai il vero asset delle aziende. Serve conoscerle non solo sotto il profilo del sapere – ovvero delle competenze tecniche messe a disposizione – ma anche dal punto di vista dell'essere e del saper essere, per comprendere quali soft skill allenare e su quali fattori fare leva per rilanciare la produttività. Questa l'analisi di Fiorella Pallas, Ceo di Talentoday Italia.

I 15 fattori chiave per la formazione in azienda: il white paper
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I 15 fattori chiave per la formazione in azienda: il white paper

Degreed, leader tra i provider di servizi per l’e-learning – scelto da un terzo delle aziende Fortune 500 per sostenere lo sviluppo di competenze dei propri dipendenti – ha condotto una survey chiedendo a più di 2.400 lavoratori di tutto il mondo quali sono i punti di forza e debolezza delle aziende quando si parla di opportunità di apprendimento. Dall’indagine sono emersi 15 fattori chiave che accomunano le culture dell'apprendimento efficaci. Abbiamo chiesto a Giancarlo Martini, VP Sales EMEA (South), di raccontarci I risultati della survey e come possono essere applicati concretamente.

Quando i dati hanno valore in ottica di employability
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Quando i dati hanno valore in ottica di employability

I big data che riguardano i dipendenti devono essere fruibili e fungibili in ottica sistemica, tanto dal lato della domanda – con la condivisione di banche dati tra privati e pubblica amministrazione – quanto da quello dell'offerta, affinché del dato possano godere i lavoratori stessi in termini di employability, ad esempio sul fronte della certificazione delle competenze. Questa l'opinione di Michele Riccardi, Direttore Risorse Umane & CSR di Edenred Italia.

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