La classifica dei posti di lavoro in cui si lavora meglio in Italia. Grandi, medie e piccole imprese eccellenti hanno in comune l’attenzione al benessere e la creazione di un clima di fiducia tra collaboratori e dirigenti. I Best workplace sono quelli in cui c’è serenità e un clima di lavoro familiare. E le performance d’impresa migliorano.
Categoria: <span>Gestione Risorse</span>
Oltre lo stipendio, al lavoro anche per motivi “soft”
Uno studio di Automatic Data Processing sulle motivazioni che spingono le persone ad andare al lavoro. La retribuzione è il fatto principale per il 51% degli intervistati. Agli altri interessano crescita personale e altre gratificazioni. Individuati anche i “fattori di rischio” e cinque lezioni per gli HR manager che devono puntare sul “fattore umano”.
Dati, responsabilità, fiducia: così cresce il business d’impresa
Una ricerca di Accenture presentata a Davos: le aziende che hanno sistemi di gestione responsabile di raccolta e gestione dei dati del proprio personale possono vedere crescere il proprio fatturato del 12,5%. La priorità è creare fiducia, che impatta direttamente sul business tramite agilità competitiva. Le tre regole per gestire bene i dati dei dipendenti.
La classificazione dei ruoli in azienda: come garantire l’equità interna ed esterna dell’organizzazione
Per raggiungere questo obiettivo è necessario riconoscere e valorizzare le professionalità di ciascuna risorsa, attraverso un sistema che renda confrontabili le caratteristiche e il peso di ogni ruolo. Ne parliamo con Stefano Porta, amministratore delegato di OD&M.
Non solo compensation, la soddisfazione delle persone passa dal Total Reward
Il modello di ricompensa proposto da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in hr consulting, si basa su un approccio integrato che guarda alla persona e ai suoi bisogni, per attrarre, motivare e trattenere le risorse umane. Ne parliamo con Miriam Quarti, senior consultant di OD&M.
La busta paga non soddisfa gli italiani, meglio col salario variabile
L’indice di soddisfazione dei lavoratori italiani rispetto alla loro retribuzione resta negativo per il quarto anno consecutivo: 4,1 su una scala da 1 a 10. L’indagine condotta da Job pricing evidenzia una maggiore soddisfazione quando la retribuzione è ibrida, fisso più variabile, e c’è meritocrazia. Secondo gli intervistati, per un salario giusto servirebbe un aumento del 25%.
L’impresa che attrae è quella che ha una reputazione
La classifica redatta del Reputation Institute: al top in Italia ci sono Ferrari e Brembo. Nel mondo i datori di lavoro più ambiti sono quelli che esprimono valori progressisti, mettono al centro la sostenibilità e l’etica di impresa. Lo stipendio non è l’unico fattore che determina la scelta lavorativa dei talenti.
Una strategia efficace per vincere la war of talent
Quattro consigli per trattenere nell’organizzazione i migliori talenti, le “star” a cui va attribuito la maggior parte del merito dei risultati raggiunti: individui intelligenti, simpatici e con alta etica del lavoro. La parola d’ordine è trasparenza, far sapere a tutti chi sono i dipendenti “vitali”. Il denaro non basta per creare rapporti di lunga durata.
Il manager visto dai millennials è tutto lavoro e poco humor
Una ricerca dello Iulm per conto di Manageritalia su come i giovani vedono i dirigenti d’impresa: ne esce un’immagine un po’ datata e con una netta prevalenza dei tratti della testa rispetto a quelli del cuore: prevalentemente maschio, con buoni guadagni ma senza una vita privata di qualità.
Top Employers 2019: 102 le aziende italiane. Le persone al centro dell’impresa
Sono le aziende che hanno ottenuto la certificazione del Top Employers Institute, riservata alle realtà imprenditoriali che offrono condizioni di lavoro eccellenti e hanno una strategia HR focalizzata sulla centralità delle persone. Sono 17 le nuove imprese italiane certificate, mentre 41 hanno ottenuto anche la certificazione Europe.









