Dopo la storica emarginazione da posizioni di rilievo, oggi, sempre più spesso, le posizioni leadership all’interno di aziende medio-grandi sono appannaggio di donne. Ma è sempre una cosa positiva? O si tratta di quote rosa per accreditare l'azienda in termini di Gender equity, mirando a una migliore qualificazione per certificazioni, gare o bilanci di sostenibilità? E come mai accade spesso che tali posizioni di leadership vengano confinate nell’ambito HR? Un fenomeno tanto delicato quanto importante da indagare, che abbiamo voluto approfondire ascoltando alcune voci autorevoli del settore.
Author: Chiara Affronte (Chiara Affronte)
Brunetti, HR director Arriva Italia: «Mancano autisti di pullman: occorre investire con urgenza»
Il sistema di trasporto pubblico potrebbe subire un duro colpo, a danno anche dell’ambiente.
«Estraniazione dal lavoro e fame di reddito»: ecco la condizione dei lavoratori fotografata dal 5° Rapporto Censis-Eudaimon
Alberto Perfumo, Ad di Eudaimon: «Il welfare aziendale può permettere di ritrovare la motivazione»
A tu per tu con le Top HR Women: Anna Illiano
«Importante è riflettere sulla capacità di gestire il ruolo che si ha in azienda, al di là del genere».
Questo il punto di vista di Anna Illiano, Chief People Organization and Transformation Officer - Executive Group Director di MA Group, che invita le donne a uscire da condizionamenti e cliché.
A lezione di lavoro agile: «Superare orari e modalità di lavoro rigide e umanizzare le relazioni e i contesti»
Ecco come saranno smart working e lavoro del futuro per Mariarosaria Carlesimo, HR director di Entain Italia.
A tu per tu con le Top HR Women: Raffaella Maderna
«Auspico una sinergia tra le donne di talento, la politica e le organizzazioni sociali e aziendali». Raffaella Maderna, People and Communication Director per Lundbeck Italia, riflette su inclusion e diversity, convinta del ruolo di “facilitatore” dell’hr.
A tu per tu con le Top HR Women: Lucia Simonato
«Siamo lontani dall’equità di genere; alle donne dico: siate tenaci e andate oltre i retaggi». Per Lucia Simonato – direttore Risorse Umane di Würth Italia – darsi obiettivi, essere empatici e guardare avanti sono le chiavi del successo di un Hr.
«Il lavoro nella Pa sarà ibrido, aiuterà la semplificazione e sarà più vicino all’utenza»
Per Luigi Ventura – direttore Risorse Umane e Organizzazione di ACI Automobile Club d’Italia, intervistato nel corso dell’ultima edizione di Smart Working Day – il lavoro agile permetterà anche un migliore work-life balance.
Nuovi diritti e nuovi modelli per i lavoratori agili
Lavoro da remoto, diritto alla disconnessione, contratti collettivi, privacy, sicurezza. Quali sono i temi più urgenti nell’agenda delle aziende e della PA, quando si tratta di lavoro agile? Quali le aree non ancora protette? A queste domande si è cercato di dare risposta nel corso dell'ultima edizione di Smart Working Day. Per scattare una fotografia di quanto emerso, abbiamo raccolto alcune sollecitazioni da tre dei protagonisti dell'iniziativa: Sergio Alberto Codella, avvocato giuslavorista specializzato in lavoro agile, Marco Carlomagno, Segretario generale FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, e Nicola Ladisa, HR & Organization Director della Holding De Agostini.
A tu per tu con le Top HR Women: Nadia Bertaggia
«Ancora tanta strada da fare sul fronte della discriminazione di genere; l’Italia è indietro». Nadia Bertaggia, HR director and organization Italy per Sodexo, riflette sulla figura dell’HR: «È un driver per l’azienda».